Sono state attivate, anche nella magnifica Cupola capolavoro di Filippo Brunelleschi, le postazioni dell'applicazione 'Autography'. Già attiva nel Campanile del Duomo, consentono di lasciare traccia del proprio passaggio in forma digitale, evitando i danneggiamenti alle pareti della struttura.
Viene esteso anche alla Cupola simbolo di Firenze il progetto Autography, la speciale applicazione – già attiva nel Campanile di Giotto – che consente di lasciare messaggi digitali in ricordo della propria esperienza di visita. Sviluppata dall’Opera di Santa Maria del Fiore, l’operazione intende ostacolare la – diffusa, purtroppo – pratica di lasciare scritte sui muri dei monumenti; ricorrendo alle nuove tecnologie, si vuole fornire un’alternativa ai visitatori, del tutto innocua per i monumenti.
Il successo riscosso dall’installazione delle postazione nel Campanile – con 18mila messaggi digitali lasciati e, nello stesso arco temporale, solo una decina di graffiti impressi sulle pareti interne – ha incoraggiato l’istituzione fiorentina a riproporre la formula anche lungo il percorso che consente di attraversare il celebre capolavoro dell’architettura e dell’ingegneria, opera di Filippo Brunelleschi. Proprio i muri della Cupola, deturpati da migliaia di scritte e graffiti, sono stati oggetto di un recente intervento di pulitura e manutenzione e ora si presentano di nuovo integri ai visitatori.
Autography consentirà, a quanti lo desiderano, di lasciare i messaggi in vari stili – penna, pennarello, pennello, spray e matita – in un’ampia gamma cromatica e persino impiegando i materiali dei monumenti: sono infatti disponibili texture che riproducono marmo, pietra, legno, rame, affresco e mattone. Tali scritte vengono scaricate, catalogate e conservate nell’Archivio storico dell’Opera di Santa Maria del Fiore, andando ad arricchire un patrimonio di documenti relativo a 700 anni di storia. Intanto, è già stato dato alle stampe un primo volume cartaceo che raccoglie 10 mila tra i messaggi pervenuti.