Promossa da ADI Lombardia, la mostra 'Il design che non c’è' affianca una serie di risposte concrete, sviluppate da designer e da studenti, alle principali forme di disagio del contesto urbano milanese. I progetti resteranno esposti fino al 5 marzo 2017, alla Triennale di Milano.
In attesa dell’apertura della Milano Design Week 2017, il capoluogo lombardo non rinuncia a ospitare iniziative che mantengono sempre alto il livello di interesse nei confronti dei temi della progettazione.
Promossa da ADI Lombardia, la mostra Il design che non c’è riunisce lavori di designer e studenti che hanno preso parte a un progetto lanciato in occasione della XXI Triennale di Milano.
Rispondendo all’appello che incoraggiava all’individuazione e allo studio di “situazioni di disagio, malessere, bruttezza, cattiva funzionalità che ogni cittadino sperimenta quotidianamente nei suoi percorsi urbani“, sia noti progettisti – come Makio Hasuike, Ugo La Pietra, Alberto Meda e Patrizia Pozzi con Duilio Forte e Angelo Jelmini – sia studenti del Politecnico di Milano e dello IED di Milano hanno elaborato soluzioni e proposte.
Restituendo una visione dello stato attuale della città, l’operazione ha messo in evidenza alcune delle criticità più urgenti, raccolte in tre macroaree, cui corrispondono specifici interventi: Segnaletica, Microarchitetture e Vivere la città.