A Gibellina si danza nel Grande Cretto di Alberto Burri

14 Maggio 2017


Hanno danzato con il corpo ricoperto di argilla crettata, gli allievi del corso di Teatro-Danza della Scuola d’Arte Drammatica ‘Paolo Grassi’ di Milano che, nell’agosto 2016, si sono misurati con un’opera d’arte straordinaria – e altamente simbolica – come il Grande Cretto di Alberto Burri, a Gibellina.
La loro performance sarà finalmente godibile anche a un pubblico più ampio grazie al video The Dance of the Living Stones.

Curata dallo storico dell’arte Angelo De Grande, questa produzione riunisce le centinaia di foto scattate durante i giorni delle riprese, restituendo lo spirito di un’azione artistica nella quale i danzatori, eseguendo la coreografia concepita dal duo Moss, sono stati accompagnati dalle musiche del gruppo siciliano di indie-rock Mashrooms.
In occasione di MilanoPhotofestival, dal 15 al 25 maggio, i locali della Mediateca Santa Teresa, nel capoluogo lombardo, presenteranno in anteprima The Dance of the Living Stones; successivamente, nel mese di luglio, sarà possibile apprezzare questo lavoro in Sicilia, alla galleria Sudestasi Contemporanea di Ragusa.

A 30 anni dalla sua ultimazione, la celebre opera di land art, realizzata dall’artista umbro sui ruderi del paese distrutto dal drammatico terremoto del Belice nel 1968, continua dunque a ispirare processi culturali multidisciplinari.
In particolare, The Dance of the Living Stones è stato ideato sulla scia delle celebrazioni del centenario della nascita di Burri, che si è tenuto nel 2015. Oltre ad attivare un dialogo tra la porzione recente e quella più datata della monumentale opera, il video attesta lo “stato di cristallizzazione” dello spazio complessivo, da tempo in attesa di interventi di restauro.

[Immagine in apertura: photo by Lara di Leo]