Marina Abramović protagonista a Firenze nel 2018

5 Giugno 2017

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Sono trascorsi solo pochi giorni dall’apertura di YTALIA. Energia Pensiero Bellezza. Tutto è connesso, il grande appuntamento espositivo diffuso tra il Forte di Belvedere e altre 8 sedi del centro storico fiorentino, che proseguirà fino a ottobre 2017, invece proprio dal capoluogo toscano arriva la notizia di un prossimo evento di notevole rilievo.
A partire dal 21 settembre 2018, infatti, Palazzo Strozzi ospiterà un’ampia retrospettiva su Marina Abramović. Sull’influente artista originaria di Belgrado la prestigiosa istituzione ha scelto di concentrare l’attenzione, dopo le importanti mostre dedicate ad Ai Weiwei e Bill Viola, quest’ultima ancora in corso.

Resa possibile grazie al coinvolgimento diretto della stessa Abramović, la retrospettiva sarà l’occasione per far convergere a Firenze oltre 100 opere, tra video e altre forme documentarie delle sue ormai leggendarie performance, realizzate nell’arco temporale che dagli anni Settanta arriva fino ai giorni nostri.
Come ha sottolineato il direttore di Palazzo Strozzi Arturo Galansino, intervistato da La Repubblica, nel nostro Paese l’artista “ha prodotto diversi video ed è stata protagonista di varie mostre, ma non aveva mai avuto una monografica completa. La nostra ripercorrerà la sua carriera dagli esordi alle grandi produzioni, mettendo al centro proprio il rapporto col nostro Paese. Ci saranno sicuramente dei re-enactment, ma lei stessa verrà a Firenze e con ogni probabilità riserverà al pubblico qualche sorpresa.”

In attesa di ulteriori dettagli e di conferme in merito alla possibile realizzazione, nel 2019, di un ulteriore progetto in collaborazione con Carsten Höller, Palazzo Strozzi si prepara ad accogliere importanti mostre anche nei prossimi mesi. Al termine di Bill Viola. Rinascimento Elettronico, aperta fino al 23 luglio prossimo, a settembre le sale del piano nobile accoglieranno Il Cinquecento a Firenze. Da Michelangelo a Vasari, mostra che chiude il trittico degli appuntamenti curati da Carlo Falciani e Antonio Natali.
Dopo la retrospettiva del 2010 su Bronzino e l’acclamata Pontorno e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della Maniera del 2014, il duo curatoriale questa volta si è focalizzato sull’“eccezionale epoca culturale e di estro intellettuale” segnata dalla Controriforma del Concilio di Trento e dal mecenatismo di Francesco I de’ Medici. Annunciate oltre 70 opere di Michelangelo, Bronzino, Giorgio Vasari, Rosso Fiorentino, Pontormo, Santi di Tito, Giambologna e Bartolomeo Ammannati.

Da ottobre 2017, inoltre, negli spazi underground della Strozzina verrà inoltre ricostruita, per la prima volta in maniera unitaria, la stagione delle avanguardie radicali. Curata da Pino Brugellis, Gianni Pettena e Alberto Salvadori, la mostra Utopie Radicali renderà omaggio alle esperienze che si susseguirono tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, tra cui 999, Archizoom, Superstudio, Ufo e Zzigurat.
Il 16 marzo 2018, infine, sarà la volta di Nascita di una nazione. Dopo la recente esperienza di Da Kandinsky a Pollock, questa nuova mostra a cura di Luca Massimo Barbero permetterà di delineare le correnti artistiche italiane del secolo scorso con lavori, tra gli altri, di Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto.