Come le creature del mare profondo che ricorrono alla bioluminescenza per segnalare, attirare e informare, il padiglione Eye_Beacon impiegava sequenze luminose coreografiche per segnalare la sua presenza. In questo modo, anch'esso diveniva elemento di attrazione nel circuito del festival.
L’Amsterdam Light Festival è uno degli eventi di punta della stagione invernale nella capitale dei Paesi Bassi: installazioni luminose site-specific, ideate da artisti e designer a partire da un tema guida annuale, popolano canali e strade della città, incantando turisti e residenti con il fascino di luci e forme stravaganti. In occasione dell’ultima edizione, che si è tenuta dal primo dicembre al 22 gennaio 2017, lo studio UNStudio è stato incaricato di progettare una struttura temporanea da adibire a info point.
Sviluppato con la società MDT-Tex, il padiglione informativo Eye_Beacon del Light Festival di Amsterdam intendeva evocare con la propria silhouette gli organismi luminescenti marini, con un diretto riferimento alla biomimica, fil rouge che unificava tutti gli interventi artistici dell’edizione 2017 della kermesse.
Impiegato come centro informazioni per i visitatori dell’evento, grazie alle proiezioni a LED visibili sull’intero volume, il padiglione è divenuto esso stesso un elemento attrattivo nel circuito dell’iniziativa. La sua struttura, definita da due cubi collegati tra loro mediante la torsione delle superfici, è stata costruita con i moduli delle tensostrutture, posizionate in modo da creare trame con aperture strategiche.
Punto di partenza per la sua progettazione sono state le profondità marine, dove gli organismi viventi contrastano la naturale oscurità dell’ambiente impiegando la bioluminescenza come un meccanismo di attrazione e di comunicazione. Questo “magico mondo vivido” ha fornito l’ispirazione agli architetti e, come ha spiegato Ben van Berkel – fondatore nel 1988 con Caroline Bos di UNStudio – “al pari delle creature del mare profondo che usano la bioluminescenza per segnalare, attirare e informare, Eye_Beacon utilizzava sequenze luminose coreografiche per avvisare i visitatori della sua doppia funzione, sia come scultura che come punto informativo per il festival.”