L'amore per il legno, la maestria nella sua lavorazione, la passione per l'innovazione sono alcuni degli ingredienti che hanno reso celebre Bottega Ghianda. Una mostra aperta fino al primo ottobre ricostruisce il profilo del grande maestro ebanista Pierluigi Ghianda.
In concomitanza con la XV edizione di Ville Aperte in Brianza, kermesse autunnale che consente ai visitatori di accedere a complessi architettonici di pregio tra Monza, Como, Lecco e nell’hinterland milanese, il pavilion del parco-museo Rossini Art Site a Briosco e la Rotonda dell’Appiani, all’interno della Reggia di Monza, accolgono la mostra Bottega Ghianda: l’anima del legno, il cuore degli artisti.
Aperta fino al primo ottobre e distribuita tra le due prestigiose sedi, la rassegna si concentra su una delle personalità che hanno contribuito ad accrescere la fama di questa porzione del territorio lombardo, rafforzandone la reputazione come luogo chiave della produzione artigianale.
Cuore dell’esposizione è la presentazione della Bottega Ghianda, sinomino di eccellenza italiana di un artigianato prestigioso.
Nata nell’Ottocento, ha trovato nella figura di Pierluigi Ghianda – “il poeta del legno”- un assoluto protagonista che si è imposto nello scenario internazionale. La profonda conoscenza della materia e la notevole maestria dimostrata nella sua lavorazione gli hanno permesso di attivare collaborazioni con i grandi nomi del design nazionale – tra gli altri, Gae Aulenti, Mario Bellini, Gianfranco Frattini, Max Bill, Cini Boeri, i Castiglioni, Sottsass, i Noorda – stringendo legami con le aziende di riferimento del settore. Una mission oggi portata avanti, in seguito alla scomparsa nel 2015 del grande maestro ebanista, dal designer Romeo Sozzi sotto la direzione artistica di Michele De Lucchi.
Il percorso espositivo si snoda tra opere selezionate dallo stesso staff della Bottega Ghianda e comprende esamplari unici, perché tutti rigorosamente fatti a mano.