Portatori di sottili metafore, i dipinti in cui Arcimboldo raffigurava volti e personaggi nel suo peculiare modo - ovvero "assemblando" frutta, verdura, fiori, animali, radici e altri elementi naturali -testimoniano il valore dell'immaginazione. Una giovane artista polacca ne ha offerto una lettura in chiave contemporanea.
Classe 1982, l’artista polacca Anna Tokarska si è formata all’Academy of Fine Arts di Wroclaw – nel corso di fotografia e multimedia – e si sta facendo strada con alcune interessanti opere. Dopo aver lavorato, per oltre un decennio, come modella a livello internazionale posando per testate come Vogue e per importanti brand, tra cui Valentino, Dior e Versace, attualmente si sta dedicando alla fotografia e alla pittura.
La serie Arcimboldiana documenta il suo interesse per i due ambiti: si compone di 8 “pastiche”. che traggono esplicitamente ispirazione dalle celebri opere del pittore italiano Giuseppe Arcimboldo, spesso annoverato tra i precursori della corrente surrealista.
A raccontare la genesi di questo lavoro, presentato tra gli elaborati conclusivi del suo percorso di studi presso l’Accademia polacca, è stata la stessa Tokarska, indicando nel versatile artista italiano un punto di partenza: ancora oggi, i suoi bizzarri e geniali lavori sono in grado di sorprendere gli osservatori, dando vita a un insolito “gioco mentale/visivo”.
“Attraverso un’imitazione consapevole dell’originale – ha precisato l’artista – prendo parte allo spazio creativo dell’opera e al suo creatore.” Distinta per stile e obiettivi da Arcimboldo, la serie Arcimboldiana offre una personale interpretazione del genere pastiche. Anna Tokarska non ha tuttavia voluto associare alcun significato simbolico o filosofico ai suoi interventi: “Ho deciso di creare un set universale, leggibile, giocoso e divertente“, ha precisato, sottolineando la natura anti-intellettuale di questa operazione.