Nella cornice unica del Museo Stibbert, una mostra appena inaugurata delinea un itinerario storico incentrato sulla trasformazione del design e della decorazione della tavola attraverso più di tre secoli. Riunendo insieme servizi di straordinaria fattura e scenografici allestimenti di banchetti che hanno fatto la storia.
Un anno dopo il successo di Robot Fever. Il Samurai nell’era dei Chogokin, il Museo Stibbert di Firenze accoglie nei propri spazi espositivi la nuova mostra Conviti e Banchetti. L’arte di imbandire le mense.
Un cambio di registro totale rispetto al precedente progetto espositivo che, fino al 6 gennaio, permetterà di ripercorrere le evoluzioni della grande tradizionale italiana dell’apparecchiatura attraverso circa 130 opere rare e di particolare pregio.
Curata da Enrico Colle e Martina Becattini, la mostra illustra l’arte di decorare la tavola nell’arco compreso dal Rinascimento fino all’Ottocento: i visitatori possono ammirare elaborate ricostruzioni di apparecchiature, nelle quali pezzi meno noti della sterminata collezione del Museo Stibbert sono eccezionalmente affiancati da manufatti provenienti da raccolte private.
Il risultato è un itinerario storico che, attraverso il riallestimento di vere tavole conviviali, racconta anche le evoluzioni del gusto, del costume, del design, dell’arte culinaria e, inevitabilmente, della società.
Una delle mense presentate ricrea una classica scena settecentesca e propone un’apparecchiatura secondo l’uso francese; tra i servizi di piatti, spiccano quello con decori in oro e platino ordinato dai Savoia alla Manifattura Ginori di Doccia e il servito da dessert di Stibbert, identico a quello commissionato per celebrare il matrimonio del futuro re Edoardo VII d’Inghilterra con Alessandra di Danimarca nel 1863.