Nel borgo di Roccabernarda, in provincia di Crotone, l'artista di origini venezuelane Sara Fratini ha realizzato un'opera d'arte pubblica che invita a riflettere sul tema della diversità, senza pregiudizi. In un'ottica di apertura, accoglienza e convivenza tra le tante anime del mondo.
A pochi giorni dalla drammatica scomparsa di Sacko Soumaila, il bracciante originario del Mali ucciso nelle scorse settimane in Calabria, proprio in questa regione del Sud Italia è stata realizzata un’opera d’arte che intende ribadire l’importanza di vivere in una società aperta, plurale, accogliente.
Nell’ambito della rassegna Cinemambulante. Storie di integrazione – il progetto culturale organizzato dall’Associazione La Guarimba, con il sostegno del MiBACT, la cui terza edizione prosegue fino al 21 giugno prossimo – l’artista di origini venezuelane Sara Fratini ha concepito un murale di grandi dimensioni a Roccabernarda, in provincia di Crotone.
In questo paese di 3mila abitanti, Fratini da dipinto 7 volti di donne, occupando altrettante arcate di una struttura pubblica. Diverse una dall’altra, le figure femminili ritratte testimoniano i diversi popoli che fanno parte della storia “meticcia” dell’artista – calabrese, indigena, africana, europea – e incarnano la possibilità di convivenza tra anime e culture.
L’opera si pone in coerenza con il percorso che la stessa Fratini ha intrapreso da 6 anni a questa parte fondando, insieme a Giulio Vita, l’Associazione La Guarimba, una realtà attiva nella diffusione della cultura come “veicolo per promuovere valori di democrazia partecipativa, integrazione e accessibilità“.
Oltre al ciclo di proiezioni di Cinemambulante, che include opere realizzate da registi che rappresentano i Paesi e le comunità presenti Calabria e nel cui itinerario sono coinvolte le province di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria, l’associazione organizza annualmente il festival di cinema omonimo. La prossima edizione è in programma dal 7 al 11 agosto, come sempre ad Amantea (Cosenza).