Anche Studio Drift sarà presente al prossimo Burning Man

15 Agosto 2018

Studio Drift Franchise Freedom installazione droni luminosi

Cresce l’attesa per l’inizio del leggendario festival Burning Man, che si stimerà sarà in grado, anche quest’anno, di chiamare a raccolta circa 70mila partecipanti da ogni parte del mondo nel Black Rock Desert, in Nevada.

Oltre a The ORB, la colossale opere specchiante per la cui realizzazione l’architetto fondatore dello studio BIG ha lanciato nelle scorse settimane una campagna di raccolta fondi, a tenere alte le aspettative verso la prossima edizione arrivano anche le immagini di Franchise Freedom, l’intervento progettato da Studio Drift. Per l’occasione, infatti, il duo creativo formato da Ralph Nauta e Lonneke Gordijn – protagonista di un’ampia retrospettiva, in corso allo Stedelijk Museum di Amsterdam, fino al 26 agosto prossimo – ha rivelato alla testata Artnet News di essere a lavoro sulla “pionieristica scultura aerotrasportata, Franchise Freedom“.

Si tratta di un’evoluzione del progetto che ha debuttato sulla scena internazionale in occasione di Art Basel Miami Beach, nel 2017, nato dall’intreccio tra arte, Natura e tecnologia. Concepito da Studio Drift per offrire una sorta di “visualizzazione dell’illusione della libertà all’interno di un gruppo“, l’opera si ispira all’andamento del volo degli uccelli, già da alcuni anni dal centro della ricerca del duo.
Dopo aver sviluppato un apposito algoritmo, i due creativi impiegheranno da 600 o mille droni per dare vita una performance nel segno della luce.

Apparentemente libero e svincolato da dogmi, il volo dei dispositivi seguirà invece precise regole e specifici parametri. L’obiettivo è dimostrare come, analogamente a quanto avviene nel mondo animale, pur essendo ispirati dal desiderio di libertà e dal libero arbitrio, anche gli uomini agiscono all’interno dei gruppi organizzati seguendo norme precise, determinate da rigide precondizioni e, a loro volta, portatrici di dirette conseguenze.
Osservando il volo dei volatili, hanno infatti dichiarato i due artisti, si è indotti a pensare di trovarsi di fronte a uno “spettacolo naturale” capace di incarnare la massima liberà; studiandolo, si comprende come in realtà sia in realtà regolato da regole scientifiche. Nel mondo animale e umano, quindi, la libertà resta un’illusione.

Il tema guida del Burning Man 2018I, Robot – sarà complessivamente declinato attraverso 15 innovative installazioni. Tra queste, Ocean Tunnel di Madeleine Hamann, Mikey Benaron, Sierra Joy, Ryan Searcy e Chris Olson; Paraluna di Christopher Schardt; RadioLumia di FoldHaus Art Collective; Myriapoda Robota di Art To Be Continued… Collective e Passage Home di Kate Raudenbush.