Concerto per Architettura è il titolo della personale che l'istituzione milanese dedica a Roberto Pugliese. Classe 1982, l'artista napoletano ha realizzato per l'occasione una composizione audio destinata agli spazi della Project Room, dove il visitatore è invitato a partecipare a questo "sistema musicale".
Prosegue con la personale di Roberto Pugliese il nuovo ciclo delle Project Room della Fondazione Arnaldo Pomodoro, avviato con la mostra di Donato Piccolo. Il progetto, focalizzato sulla scultura contemporanea, quest’anno è curato da Flavio Arensi: il curatore lo ha strutturato in tre atti, denominati La stanza di Proust, proponendo una successione di interventi che intendono costituire “un’unica riflessione sul ruolo della scultura in questo momento storico“.
Per un intero mese – dal 19 settembre al 19 ottobre – il testimone viene raccolto dall’artista napoletano classe 1982, che opera sia sul fronte dell’insegnamento al Conservatorio di Bari – cattedra di Multimedialità – sia in ambito musicale e nella produzione di installazioni sonore, concentrando la sua ricerca tra sound art e arte cinetica e programmata. Con la personale Concerto per Architettura ha dato vita a una composizione audio calata nella Project Room: il risultato è una scultura sonora che si diffonde negli spazi della Fondazione, sfruttando le risonanze architettoniche per restituirne la sua stessa “voce”.
Come ha anticipato lo stesso Arensi si tratta di un lavoro che costituisce “il punto estremo di una ricerca che fa della scultura un nuovo sistema linguistico, in cui lo spazio e il suono divengono valore intrinseco dell’opera. Il tema della scultura, dunque, oltrepassa il semplice schema luce-spazio-materia per entrare in un nuovo metodo semiotico in cui all’oggetto si unisce il suono. (…) Con un allestimento minimale e rigoroso l’opera di Roberto Pugliese chiede al visitatore di partecipare insieme allo spazio al sistema musicale; d’altronde, proprio il grande direttore d’orchestra romena Sergiu Celibidache non riusciva a far prescindere l’ascolto del componimento musicale dalle dinamiche umane ed esperienziali della platea teatrale“.
[Immagine in apertura: Roberto Pugliese, Emergenze acustiche, 2013, dimensioni ambientali]