Bohemian Rhapsody eletto il miglior film drammatico, con Rami Malek che trionfa nei panni di Freddie Mercury e si impone come miglior attore in un film drammatico di questa edizione dei premi assegnati dalla stampa internazionale a Hollywood.
Si è svolta questa notte – ora italiana – nell’esclusiva cornice del Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills, a Los Angeles in California, la 76esima cerimonia di premiazione dei Golden Globe; a presentarla sono stati Andy Samberg e Sandra Oh.
I 25 riconoscimenti – 11 dei quali assegnati a serie televisive, 14 a opere cinematografiche – come di consueto sono stati conferiti dalla Hollywood Foreign Press Association, associazione che raccoglie giornalisti internazionali specializzati in entrambi i settori.
Dopo il trionfo al botteghino, Bohemian Rhapsody si è aggiudicato il premio per il miglior film drammatico. Rami Malek, che nella pellicola diretta da Ryan Singer veste i panni del leader dei Queen, l’indimenticabile Freddie Mercury, è stato scelto come miglior attore in un film drammatico. Ha così avuto la meglio su Bradley Cooper in A Star Is Born, Willem Dafoe in At Eternity’s Gate, Lucas Hedges in Boy Erased – Vite cancellate e John David Washington, in corsa per BlacKkKlansman.
La miglior attrice in un film drammatico è Glenn Close per The Wife, mentre di successo confermato si può parlare per Olivia Colman: suo il riconoscimento come miglior attrice in una commedia per La favorita, pellicola con la quale aveva già conquistato la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile in occasione della 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Triplo successo per Green Book di Peter Farrelly, che ha tra i suoi protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali: il film ha ottenuto i premi per la miglior sceneggiatura, per il miglior attore non protagonista e come migliore commedia.
Per la sua interpretazione in Se la strada potesse parlare, Regina King si è imposta come miglior attrice non protagonista.
Per i giornalisti della Hollywood Foreign Press Association, inoltre, il miglior film non in lingua inglese è Roma di Afonso Cuarón, che a sua volta si impone come miglior regista di questa edizione. Si tratta della stessa pellicola che, proprio a Venezia, aveva vinto il Leone d’Oro come miglior lungometraggio della Selezione Ufficiale.
Il miglior film d’animazione è Spider-Man: Into the Spider-Verse.
Sul fronte musicale, dopo il precedente successo ai Golden Globe 2017, grazie a La La Land, Justin Hurwitz è tornato a vincere: sua la migliore colonna sonora per la pellicola First Man. La pop star Lady Gaga ha invece ottenuto il premio per la migliore canzone, con il brano Shallow in A star is born.
Tra i riconoscimenti legati alle produzioni televisive, si segnalano la vittoria di The Americans come miglior serie drammatica e quella di Patricia Arquette, già premio Oscar, come migliore attrice in una miniserie (Escape at Dannemora), dopo tre nomination ai Golden Globe per la serie drammatica Medium che non si erano mai tradotte in un riconoscimento.
L’assegnazione dei Golden Globe anticipa di qualche settimana il conferimento degli Oscar, premi riservati al cinema: la 91esima edizione è fissata per il 24 febbraio e sarà preceduta dall’annuncio delle nomination, atteso per il 22 gennaio prossimo.