A trent’anni dalla realizzazione dell’iconica Piramide, l’artista urbano JR ne “ridisegna” i contorni, grazie a un intervento che mescola fotografia, collage e partecipazione collettiva.
È una delle strutture più fotografate al mondo, complice il suo posizionamento nel cuore di un museo leggendario. 30 anni dopo la realizzazione a opera dell’architetto Ieoh Ming Pei, la Piramide del Musée du Louvre, a Parigi, diventa oggetto ‒ e soggetto ‒ dell’intervento di un artista contemporaneo del calibro di JR, celebre a tutte le latitudini per i suoi lavori su scala urbana.
Già nel 2016 JR aveva ricoperto la superficie della Piramide con un collage fotografico (come si vede nell’immagine in apertura, photo by Yann Caradec – fonte Flickr), generando un incredibile effetto ottico: a seconda dell’angolazione dalla quale si guarda, la Piramide pareva dissolversi e trasformarsi in una sorta di continuum visivo dello sfondo.
Anche in questa occasione, JR ha dato vita a un’opera collettiva, che coinvolge ben 400 volontari nella messa a punto dell’intervento, in progress fino al 31 marzo.
L’artista non è nuovo a questo tipo di pratica partecipativa, basti pensare al progetto Inside Out, in corso dal 2011: un archivio di volti ed espressioni in costante aumento, oltre qualsiasi distinzione di genere o provenienza.
Invece di lavorare sulla Piramide, stavolta JR modificherà il suo contesto, ovvero la Cour Napoléon: l’intero spazio urbano, comprese le piramidi minori e gli specchi d’acqua, verranno progressivamente “oscurati” dalle applicazioni cartacee, creando l’effetto ottico di un drammatico “innalzamento” della Piramide rispetto alla superficie attorno, opportunamente uniformata dal collage applicato in questi giorni.