A venti anni dalla scomparsa di uno dei più grandi registi del Novecento, la capitale inglese tributa un omaggio alla memoria di Stanley Kubrick con una retrospettiva che pone in primo piano il suo spirito innovativo e la sua sconfinata immaginazione. Fino al 15 settembre.
Per uno dei grandi appuntamenti espositivi della primavera londinese, l’attesa giunge finalmente agli sgoccioli. Il 26 aprile, nel nuovo Design Museum, apre al pubblico Stanley Kubrick: The Exhibition, ampia e articolata retrospettiva che analizza in profondità l’opera e l’eredità di uno dei più rilevanti registi del XX secolo.
Scomparso nel 1999, l’uomo che ha diretto film che hanno conquistato generazioni di spettatori – da The Shining a Barry Lyndon; da 2001: Odissea nello spazio a Full Metal Jacket, fino ad Arancia meccanica ed Eyes Wide Shut – viene omaggiato in un progetto espositivo itinerante, che debutta in Gran Bretagna in questa prestigiosa sede. Oltre 500 gli oggetti presentati, tra cui opere dei designer Hardy Amies, Saul Bass, Milena Canonero e Ken Adam; di artisti, fotografi e illustratori del calibro di Diane Arbus, Allen Jones e Don McCullin, Elliot Noyes e Pascall Morgue, che insieme ai contributi di registi famosi del nostro tempo daranno vita a un’intesa narrazione.
Nato a New York, nel 1928, Kubrick ha trascorso oltre quattro decenni della sua esistenza in Gran Bretagna, scelta come luogo di residenza e di lavoro. La mostra, in un certo senso, può dunque essere interpretata come una sorta di “ritorno” per l’acclamato filmmaker, il cui spirito innovativo e l’interesse verso tutti gli aspetti del design sono alcuni dei poli tematici presi in esame. La sua peculiare filosofia e la sua capacità di concepire “universi completi” per ciascuno dei suoi film saranno esplorati lungo il percorso espositivo dal vasto archivio di documenti di ricerca e produzione, oggetti di scena, scenografie e storyboard riuniti per l’occasione. Proiezioni e interviste, disseminate lungo l’itinerario, consentiranno ai visitatori di comprendere come state costruire scene chiave di film come The Shining, Eyes Wide Shut e Arancia meccanica; sarà inoltre possibile ascoltare aneddoti personali delle persone vicine al regista e, in questo modo, scoprire chi è stato Stanley, anche dal punto di vista umano, e come ha usato le tecniche innovative per i suoi film. “Se vuoi entrare nella mente di uno dei più grandi registi di tutti i tempi, questa mostra ti porterà lì. L’immaginazione di Stanley Kubrick era sconfinata e la sua padronanza di ogni aspetto del cinema sarà esposta qui al Design Museum“, ha annunciato, con evidente enfasi e soddisfazione, Alan Yentob, Executive Curator di Stanley Kubrick: The Exhibition.
La retrospettiva, che resterà aperta fino al 15 settembre, è affiancata dalla proiezione delle pellicole di maggiore successo del regista, la cui opera continua a esercitare notevole influenza: “Nessuno potrebbe creare un film meglio di Stanley Kubrick. Lui è un’ispirazione per tutti noi. – Ha voluto sottolineare Steven Spielberg a commento della mostra – Stanley era un camaleonte con la sorprendente capacità di reinventarsi in ogni nuova storia che raccontava.“