Un’installazione immersiva nell’estate del National Building Museum

21 Luglio 2019

Lawn at the National Building Museum, photo by Jon Fleming Photography - www.jonflemingphoto.com

Varcare la soglia di un museo, non solo con l’obiettivo di vivere un’esperienza di fruizione artistica: è questa l’idea alla base del progetto che, fino al 2 settembre prossimo, dimostrerà tutte le potenzialità spaziali del National Building Museum di Washington (DC).
Un anno dopo la retrospettiva Fun House, dedicata al decennale di attività dell’eclettico studio newyorkese Snarkitecture, la tradizione del cosiddetto Summer Block Party si rinnova con l’installazione immersiva – e sostenibile – Lawn.

Destinato a un pubblico di tutte le età, l’allestimento temporaneo ha previsto la realizzazione di un grande spazio verde in pendenza, che simula un prato, costruito su una struttura di impalcature. Il biglietto di ingresso consente ai visitatori di accedere a una pluralità di attività, che saranno proposte in modo continuativo durante tutta l’estate. Sulla grande distesa verde sono presenti aree relax e scenografiche amache sospese, per dondolarsi e divertirsi allo stesso tempo.

A raccontare la genesi dell’installazione è stato David Rockwell, fondatore e presidente dello studio di architettura e design Rockwell Group, al cui interno opera il team denominato LAB, una divisione dedita a interventi innovativi tra tecnologia, architettura, interazione e storytelling. “Lawn è un affascinante esempio di una tipologia di intervento a metà strada tra lo spazio pubblico e quello privato. Che si tratti di un cortile o di un verde pubblico, i prati riuniscono le persone e favoriscono il senso di comunità“, ha commentato Rockwell, sottolineando che l’obiettivo attivo dai progettisti era “creare un prato al coperto che ispirasse le persone a condividere storie, a fare ricordi, a sognare ad occhi aperti“.

In merito al risultato finale piena soddisfazione è stata espressa da Chase Rynd, executive director del National Building Museum, che ha elogiato i progettisti di LAB per essere riusciti a stimolare “nel contempo un senso di meraviglia e gioco tra i visitatori di tutte le età“, rimodulando gli spazi della Great Hall del museo all’insegna dell’interazione tra design e paesaggio, ma senza comprometterne la riconoscibilità.

[Immagine in apertura: Lawn at the National Building Museum, photo by Jon Fleming Photography – www.jonflemingphoto.com]