L'International Garden Festival del Québec festeggia i suoi vent'anni di attività con una nuova edizione, come sempre dedicata all'architettura dei giardini e del paesaggio. Sei le grandi strutture in mostra, tutte all'insegna del gioco e del divertimento.
Ci sono giardini che vanno vissuti con lo spirito, più che col corpo: si accede nello spazio verde alla ricerca di una relazione profonda con ogni elemento presente. Succede, per esempio, con i giardini zen giapponesi, dove la natura è vissuta solo attraverso la contemplazione. Altri giardini, invece, incoraggiano il pubblico “all’azione” anche attraverso dispositivi dedicati: i visitatori sono invitati a toccare, ad annusare, a camminare sull’erba e a lasciarsi coinvolgere dal contesto. È questo il caso delle installazioni presentate in occasione dell’annuale International Garden Festival, la rassegna di architettura dei giardini che si tiene nel Québec, in Canada.
Affermatasi come una delle più importanti kermesse al mondo del settore, la manifestazione ha luogo sin dal 2000 nello splendido verde dei Reford Gardens, il parco all’inglese sulla riva del fiume St. Lawrence. Ricchissimo di specie differenti di piante e considerato patrimonio nazionale, in queste settimane accoglie le installazioni architettoniche scelte dalla giuria del festival: tutte puntano ad “attivare”, seppur in maniera temporanea, il sito con una serie di stimoli e proposte.
Tema dell’edizione 2019 è infatti il divertimento: i progettisti hanno creato strutture architettoniche in grado di dialogare con la natura, ma anche e soprattutto di coinvolgere il pubblico. Selezionate tra oltre 150 progetti provenienti da 28 paesi differenti, pur nella loro eterogeneità le sei installazioni realizzate tendono verso un unico obiettivo: interagire con i visitatori e farli sentire un po’ bambini all’interno di un mega-parco giochi. Tra le opere esposte anche Dirt Ground, la grande struttura a spirale realizzata delle italiane Silvia Bachetti e Agnese Casadio. Per sperimentare tutti gli interventi c’è tempo fino al 6 ottobre, ultimo giorno di apertura del Festival.
[Immagine in apertura: Ted Kesik, Cornel Campbell, Thevishka Kanishkan, Reesha Morar & Anton Skorishchenko, Making Waves – Toronto (Ontario) Canada. Photo credit: Jean-Christophe Lemay]