Asta record per il quadro di Cimabue trovato in Francia

28 Ottobre 2019

Cimabue, Cristo deriso, via Artribune

Vi ricordate il piccolo quadro attribuito a Cimabue, ritrovato accidentalmente qualche settimana fa in un appartamento a Compiègne, a nord di Parigi? La rocambolesca storia dell’opera continua con una notizia ancora più risonante: il dipinto è stato infatti battuto ieri per la cifra record di 24.180.000 euro. A darne notizia la casa d’aste francese Actéon, che nel mese di settembre si era mobilitata incaricando i suoi esperti di autenticare l’opera dopo il fortuito ritrovamento.

LA STORIA DEL “CRISTO DERISO”

A segnalare il quadro (nell’immagine in apertura, via Artribune) alla casa d’aste era stata l’anziana proprietaria di un appartamento a cinquanta chilometri da Parigi, che durante il trasloco si era insospettita sul valore del dipinto ‒ una tavola in legno di 25 x 20 cm. Appesa in soggiorno per anni, e da sempre ritenuta una vecchia icona senza particolare importanza, l’opera era stata consegnata a un team di professionisti, che senza troppa esitazione ne avevano identificato in Cimabue l’autore, stimandola fra i 4 e i 6 milioni di euro.

Venduto ieri per una cifra ben superiore al prezzo base, il quadro – “ribattezzato” il Cristo Deriso – è stato conteso da otto potenziali acquirenti, tra privati e musei. Ancora in eccellente stato di conservazione, il dipinto – una scena a tema religioso, realizzata da Cimabue intorno al 1280 – si aggiunge così alla cerchia ristretta dei quadri antichi più costosi di sempre. Una lista “guidata” dal Salvator Mundi di Leonardo da Vinci, acquistato nel 2017 per circa 450 milioni di dollari.