Mostre, convegni, conferenze, visite guidate, approfondimenti: Mantova celebra il "suo" genio con un ricco programma di iniziative. Da domenica 6 ottobre, a Palazzo Ducale e a Palazzo Te, saranno visitabili due importanti progetti espositivi dedicati a Giulio Romano.
Entra nel vivo il palinsesto espositivo incluso nel programma culturale Mantova: Città di Giulio Romano. Avviato lo scorso mese di settembre e promosso per ricordare la figura dell’architetto e pittore artefice del rinnovamento che rese Mantova “un gioiello del Manierismo“, come sottolineato dal sindaco Mattia Palazzi, l’ambizioso progetto include due mostre. Entrambe prendono il via domenica 6 ottobre, in due luoghi d’eccezione.
Considerato il più geniale tra i discepoli di Raffaello Sanzio, Giulio Romano – al secolo, Giulio Pippi de’ Jannuzzi – raggiunse Mantova nel 1524, su invito di Federico II Gonzaga. Per oltre due decenni, trasformò la città nella sua “officina di sperimentazione”, dando prova di invidiabili abilità, conoscenze e intuizioni. Proprio la poliedricità della sua figura è alla base della mostra Con nuova e stravagante maniera, che nella storica cornice di Palazzo Ducale intende illustrare la molteplicità degli interessi di Giulio Romano, ripercorrendone la carriera; dagli esordi nella sua città natale, Roma, fino alla fondamentale esperienza nella città dei Gonzaga.
Esito della collaborazione con il Musée du Louvre, il progetto espositivo riunisce oltre settanta disegni, eccezionalmente concessi dall’istituzione parigina; ad affiancarli, opere su carta provenienti da collezioni museali italiane e straniere di assoluto prestigio, tra cui l’Albertina di Vienna e il Victoria & Albert Museum di Londra. Nel percorso anche dipinti, stampe, maioliche e ricostruzioni 3D di oggetti e ambienti connessi all’artista.
Parallelamente la mostra Giulio Romano: Arte e Desiderio, allestita nelle sale Napoleoniche di Palazzo Te, punta su disegni, oggetti preziosi e dipinti, conservati anche al Metropolitan Museum of Art di New York e al museo Hermitage di San Pietroburgo, per illustrare somiglianze e divergenze tra le raffigurazioni erotiche di epoca classica e le novità figurative della prima metà del Cinquecento, in Italia. In questa stessa sede, inoltre, da qualche settimana è possibile sperimentare un nuovo percorso multimediale. Tramite un oculus e “attraverso l’elaborazione della documentazione storica, dei disegni e progetti, delle planimetrie del palazzo e delle mappe della città di Mantova è possibile intraprendere un viaggio nello spazio e nel tempo vivendo a 360° la mirabile creatività di Giulio Romano“, come ha raccontato Stefano Baia Curioni, direttore di Fondazione Palazzo Te.
[Immagine in apertura: Giulio Romano e bottega, Diomede combatte Fegeo e Ideo, Mantova, Palazzo Ducale, Sala di Troia]