Si prospetta un 2020 memorabile per la Fondation Beyeler di Riehen, a poca distanza da Basilea. L’istituzione svizzera ha da poco annunciato il programma espositivo dell’anno che verrà, con una serie di mostre da non mancare.
Dopo un 2019 all’insegna di artisti del calibro di Pablo Picasso e Rudolf Stingel, la Fondation Beyeler rilancia annunciando un 2020 carico di sorprese per gli amanti dell’arte. L’istituzione situata a Riehen, nei pressi di Basilea, farà da cornice a un tris di mostre che scandiranno il calendario espositivo dell’intero anno, a partire da gennaio.
Si comincia con Edward Hopper, protagonista della retrospettiva al via il 26 gennaio e visitabile fino al 17 maggio. Considerato un caposaldo dell’arte novecentesca, Hopper è noto a tutte le latitudini grazie a una pittura di forte impronta realistica, che restituisce un efficace colpo d’occhio sulle peculiarità della vita moderna. Stazioni di servizio, hotel, cinema e bar animano i dipinti dell’artista americano, assegnando alla figura umana un ruolo secondario. Il tutto calato in atmosfere rarefatte e sospese, dove a dominare è il sapiente uso dei colori e della luce. La mostra riunirà una serie di acquerelli e dipinti a olio datati fra il 1910 e il 1960, cui si aggiungerà la pellicola in 3D Two or three things I know about Edward Hopper, firmata da Wim Wenders.
Dal 17 maggio al 16 agosto, invece, i riflettori si accenderanno su Goya, attraverso una settantina di opere che approfondiscono gli anni della sua maturità creativa. Dipinti, stampe e disegni illustreranno al pubblico la complessa poetica dell’artista spagnolo vissuto tra il Settecento e l’Ottocento, mettendone in risalto temi e soggetti – dai ritratti alle nature morte ai dipinti storici fino a capolavori visionari e taglienti come Il sonno della ragione genera mostri.
La stagione 2020 alla Fondation Beyeler si concluderà con Portraits and Figures. From Berthe Morisot to Elizabeth Peyton, la mostra dedicata alle donne-artiste che hanno lasciato un segno nella storia recente, dal 1870 ai giorni nostri. In particolare la rassegna prenderà in esame nove autrici, impegnate a rappresentare la figura umana in ritratti e autoritratti ‒ Berthe Morisot, Mary Cassatt, Paula Modersohn-Becker, Lotte Laserstein, Frida Kahlo, Alice Neel, Marlene Dumas, Cindy Sherman ed Elizabeth Peyton. Un itinerario alla scoperta dell’universo artistico femminile, raccontato da alcune personalità straordinarie.
[Immagine in apertura: Edward Hopper, Gas, 1940. Oil on canvas, 66,7 x 102,2 cm. The Museum of Modern Art, New York, Mrs. Simon Guggenheim Fund © Heirs of Josephine Hopper / 2019, ProLitteris, Zurich © 2019 Digital image, The Museum of Modern Art, New York / Scala, Florence]