A Lecco, un Natale in compagnia di Tintoretto

6 Dicembre 2019


Con l’arrivo delle festività molte città italiane corrono ai “ripari”, impegnandosi in eventi artistici in grado di conciliare il valore simbolico del Natale con un’offerta culturale degna di visibilità. È stato così per Milano, dove Palazzo Marino è diventato sede temporanea di uno straordinario dittico di Filippino Lippi, e per Roma, con La Vucciria di Renato Guttuso ospite per l’intero arco delle feste nelle sale di Montecitorio.

Alla schiera delle città impegnate in queste lodevoli iniziative si aggiunge oggi Lecco, al centro di un inedito appuntamento espositivo in corso fino al prossimo 2 febbraio presso il Palazzo delle Paure. Stiamo parlando di Tintoretto Rivelato, la mostra che porta agli occhi del pubblico una delle opere meno esposte del pittore veneziano: l’Annunciazione del Doge Grimani (nell’immagine in apertura, credits Foto Da Re), in prestito da una collezione privata.

L’OPERA IN MOSTRA

Dipinto negli anni Cinquanta del Cinquecento, il capolavoro – una tela a olio di grandi dimensioni – rappresenta la scena biblica dell’Annunciazione, con l’arcangelo Gabriele intento a offrire a Maria la notizia del concepimento di Gesù. L’eleganza pittorica e l’aspetto sacrale del dipinto semplificano con estrema leggerezza il valore simbolico del Natale, dimostrando il forte senso devozionale dietro l’opera, scelta dagli organizzatori come protagonista unica dell’allestimento.

L’iniziativa si presenta come il primo di una serie di appuntamenti annuali dal titolo Il Mistero nell’Arte. A salutare il progetto, le parole di Virginio Brivio, sindaco del comune lecchese: “Palazzo delle Paure ospiterà quest’opera proprio in occasione delle festività natalizie con il duplice, anzi triplice obiettivo di portare in città un eccezionale evento artistico capace di richiamare pubblico da tutta Italia, offrire ai cittadini la possibilità di un incontro con la bellezza dell’arte proprio in corrispondenza dal Natale, e infine dare ai giovani l’opportunità di vivere l’esperienza di percorsi trasversali di orientamento nell’ambito di un progetto artistico così importante”.