Gli Uffizi “conquistano” Hong Kong. Presto una grande mostra su Botticelli

2 Dicembre 2019


Dopo il viaggio transiberiano di Botticelli, ospitato in spazi diversi della Federazione Russa, le Gallerie degli Uffizi di Firenze si preparano a un’altra complessa operazione internazionale. Succede grazie al recente accordo firmato da Eike Schmidt – direttore dell’istituzione toscana – e Vincent Liu – direttore del Dipartimento dei Servizi per la Cultura di Hong Kong.

Ufficializzato in occasione della seconda edizione dell’Hong Kong Museum Summit, il memorandum consiste in un vero e proprio “gemellaggio museale” tra le due istituzioni, coinvolte in una partnership straordinaria, mirata a intensificare i rapporti interculturali creando un asse di scambi tra l’Italia e la Cina.

UN GEMELLAGGIO MUSEALE

A inaugurare l’intesa sarà una mostra dedicata a Sandro Botticelli e alla pittura fiorentina del Quattrocento, prevista nel museo cinese per il prossimo anno. Ma non solo: durante l’intera durata della collaborazione (in totale cinque anni), le Gallerie degli Uffizi saranno invitate a realizzare una serie di progetti espositivi a Hong Kong, partecipando a programmi di studio per i funzionari delle due istituzioni, visite reciproche e attività di turismo culturale. Dal canto suo, il Dipartimento dei Servizi per la Cultura sosterrà in maniera sostanziale le attività degli Uffizi, attraverso larghi contributi finanziari. Solo in occasione della prima mostra nel 2020 è già stato definito un piano di investimento di 600mila euro.

A salutare questa importante iniziativa – la prima nella storia degli Uffizi – , le parole dello stesso direttore Schmidt: “Siamo entusiasti di annunciare questa collaborazione con il sistema museale di Hong Kong. Dopo le nostre recenti imprese in Russia e Polonia, gli Uffizi compiono un’altra grande operazione internazionale. Questo progetto strategico sarà strumentale per aumentare la conoscenza della cultura italiana nel mondo e per assicurare che l’Italia sia in primo piano negli scambi culturali nel XXI secolo“.

[Immagine in apertura: Courtesy Gallerie degli Uffizi]