Considerato uno degli esempi più vasti e pregiati al mondo nel suo genere, il pavimento marmoreo del Duomo di Siena si prepara a una serie di scoperture straordinarie nel prossimo triennio. Ecco le date di visita.
Nella sua ultima scopertura, i visitatori erano accorsi numerosissimi, dimostrando l’interesse da parte dei cittadini senesi e dei turisti a conoscere la bellezza di quello che Giorgio Vasari definì il pavimento “più bello…, grande e magnifico… che mai fusse stato fatto”. Costruito nel corso di circa cinquecento anni – dal Trecento all’Ottocento – grazie agli interventi di artisti come Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni e Pinturicchio, il pavimento del Duomo di Siena si prepara oggi a una serie di aperture straordinarie, con l’obiettivo di permettere ai visitatori di ammirarne lo splendore e l’eccezionale fattura.
A prendere la decisione il Consiglio di Amministrazione dell’Opera della Metropolitana che, per il triennio 2020-2022, ha annunciato una doppia sessione di aperture al pubblico: dall’ultimo sabato di giugno fino al 31 luglio, e dal 18 agosto fino alla domenica successiva al 15 ottobre.
L’iniziativa – dal titolo Come in Cielo così in terra – sarà un’occasione unica per ammirare l’eccezionale “tappeto” decorato della Cattedrale, uno dei più prestigiosi esempi di complesso di tarsie marmoree mai realizzati. A dare ancora più risalto all’iniziativa, anche una serie di incontri tra gennaio e febbraio, per offrire gratuitamente al pubblico la possibilità di comprendere i significati delle scene in esso raffigurate e la complessità tecnica della sua lavorazione.
[Immagine in apertura: Photo Opera del Duomo]