Il biopic musicale semi-autobiografico del cantante e polistrumentista di Minneapolis, scomparso nell’aprile 2016, è stato inserito nell’elenco del National Film Registry che preserva il cinema americano. Un buon motivo per rivederlo, magari durante le vacanze di Natale.
Natale è l’occasione per rispolverare del buon vecchio cinema che solitamente non si riesce a vedere, pressati dai ritmi frenetici del quotidiano. Un esempio? Il biopic musicale semi-autobiografico di Prince Purple Rain. Datato 1984 e intitolato come il brano più famoso dell’indimenticabile cantautore statunitense, il film è tornato di attualità grazie al prestigioso riconoscimento che gli è stato attribuito di recente.
Il lungometraggio è stato infatti inserito nell’elenco del National Film Registry, “branca” della Library of Congress, l’istituzione statunitense dedita a preservare le opere considerate patrimonio culturale americano per la loro importanza culturale, storica ed estetica. Nel cast della pellicola figura, tra i protagonisti, proprio l’interprete e polistrumentista, scomparso nella sua tenuta in Minnesota nel 2016.
Prince fu anche autore della colonna sonora che accompagna l’opera cinematografica. Tra i film inseriti nel National Film Registry, uno degli elenchi più prestigiosi a livello internazionale, ci sono anche Nola Darling di Spike Lee, Clerks ‒ Commessi di Kevin Smith e L’ultimo valzer di Martin Scorsese.
[Immagine in apertura: Musician Prince performs his first of three shows onstage during “One Night… Three Venues” hosted by Prince and Lotusflow3r.com held at NOKIA Theatre L.A. LIVE on March 28, 2009 in Los Angeles, California. (Photo by Kristian Dowling/Getty Images for Lotusflow3r.com)]