A quattro mesi dall'inaugurazione ufficiale, l'Australia annuncia il suo ritiro dalla Biennale di Architettura di Venezia, a causa delle contingenze legate alla pandemia.
Proprio ieri vi avevamo parlato della prossima Biennale di Architettura di Venezia, sottolineando le incertezze intorno all’evento, in bilico tra l’effettiva possibilità di avere luogo e l’eventualità di una rovinosa cancellazione a causa dell’emergenza sanitaria.
Una precarietà a cui i singoli padiglioni stanno rispondendo autonomamente, chi – come nel caso del Padiglione russo – adottando strategie digitali, chi facendo un passo indietro e annunciando l’esclusione volontaria dalla kermesse.
È proprio quest’ultimo il caso del Padiglione australiano che, in una comunicazione ufficiale da parte dell’Australian Institute of Architects, ha confermato l’annullamento della sua partecipazione all’evento (la cui apertura è prevista ufficialmente per il 29 agosto).
“La rapida evoluzione della situazione legata al COVID-19 ha reso impossibile pianificare la nostra esposizione” si legge sulla pagina web dell’istituzione. “La salute e la sicurezza del nostro personale, membri, partner e volontari sono la nostra priorità principale”. Il Padiglione australiano avrebbe dovuto essere curato da Tristan Wong e Jefa Greenaway, in risposta al tema di quest’anno: How will we live together?.
[Immagine in apertura: Biennale di Architettura di Venezia 2018. Giardini. Padiglione Australia. Photo Irene Fanizza via Artribune]