Si chiama “Oltre il muro” ed è una call rivolta a muralisti e illustratori che vogliano mettersi in gioco sui temi dell'inclusione, della partecipazione e del rapporto tra individui e mondo esterno. Organizzato nell'ambito del Festival della Resilienza, il contest permetterà a sei vincitori di esprimere la loro creatività nello spazio urbano della città di Macomer, in Sardegna.
Durante i mesi di pandemia gli street artist hanno risposto alla crisi con grande senso di responsabilità, evitando di scendere in strada – nel rispetto dei limiti imposti dall’emergenza sanitaria – ma cercando soluzioni alternative, spesso facendo leva sulle potenzialità offerte dalla sfera digitale. Così è stato per il duo italiano Lediesis, per lo spagnolo Pejac o per il re dell’arte urbana Banksy, sotto i riflettori con una nuova opera in “smart working”. Ma come tornare a dipingere le pareti delle nostre città, ora che la fase più acuta della crisi sembra superata? Quali strategie adottare per instaurare un nuovo rapporto di fiducia tra creativi e comunità sul terreno dello spazio urbano?
Una soluzione arriva dal Festival della Resilienza, appuntamento fisso dell’entroterra sardo che, dopo sei anni di attività, ha pensato bene di non arrendersi alla precarietà del momento, chiamando a raccolta street artist e illustratori attraverso la nuova edizione del Contest Internazionale di Street Art: una call rivolta a muralisti e illustratori, invitati a elaborare in versione digitale una serie di opere da realizzare dal vero alla riapertura definitiva del Paese.
Curato da Isabel Gollin, il contest – dal titolo Oltre il muro – si propone come spunto di riflessione sulle relazioni tra individui e contesto urbano, a maggior ragione in un momento storico delicato come quello che stiamo attraversando. I temi a cui rispondere sono dunque quelli del dialogo intergenerazionale, del legame fra tradizione e innovazione, delle nuove migrazioni (spunti cari al festival, da sempre noto per la sua forte anima sociale), ma anche le implicazioni dell’emergenza sanitaria, il concetto di confinamento e di rapporto con il sistema globale.
Le proposte degli artisti dovranno essere inviate entro il 6 luglio, per poi passare al vaglio delle tre giurie (tecnica, popolare e social) che decreteranno i sei vincitori. Solo in un secondo momento i progetti verranno realizzati dal vivo, prendendo forma nella città di Macomer – splendido comune in provincia di Nuoro. Per conoscere i dettagli dell’iniziativa basta consultare la pagina web di ProPositivo – ente organizzatore del festival.
[Immagine in apertura: l’opera di Skan, Festival della Resilienza 2019, photo Ilaria Giorgi]