Fra un sigaro e una partita a scacchi, Marcel Duchamp ha giocato con il mondo dell’arte, lo ha sfidato, ha messo in discussione cosa fosse arte e cosa no. La sua importanza capitale, le sue opere e le esperienze vissute saranno racchiuse in un nuovo fumetto. Presto in uscita per Centauria.
Di graphic novel dedicati alle vite dei grandi artisti in questi mesi ne abbiamo visti tantissimi. Qualche esempio? Il fumetto in omaggio al percorso artistico ed esistenziale di Yayoi Kusama, quello sulle imprese fluorescenti del genio Andy Warhol, o la biografia a balloon sulla pittura turbolenta di Francis Bacon. Ma come comportarsi con quello che forse è il vero capostipite di tutti gli artisti contemporanei? Come racchiudere in pochi disegni l’opera straordinariamente rivoluzionaria di un autore come Marcel Duchamp?
A rispondere senza paura a queste domande sono oggi Sergio Rossi ed Emanuele Racca, nomi di riferimento della nona arte italiana, pronti al debutto con un nuovo volume dedicato proprio al grande maestro concettuale.
Edito dalla casa editrice Centauria, il libro – dal titolo Marcel Duchamp. Una vita ready-made (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) – ripercorre e fotografa i momenti salienti del percorso umano e professionale del poliedrico artista francese: dagli esordi all’amicizia fraterna con il fotografo Man Ray, dalla passione per gli scacchi al silenzio artistico che lo portò lontano dalle scene per circa un decennio. A fare da collante tra le diverse fasi sono gli incontri e le creazioni capitali – come il celebre “orinatoio”, realizzato nel 1917 e firmato “R. Mutt”.
“Questo libro nasce da una proposta di Bathazar Pagani, direttore editoriale di Centauria”, dice Sergio Rossi. “Di Duchamp conoscevo la passione per gli scacchi, l’amicizia con Man Ray e alcuni ready-made, ossia molto poco. Tutto il resto l’ho scoperto scrivendo la sceneggiatura, ed è stata una bellissima esperienza. Specie capire quanto influenzi ancora l’arte è il concetto di opera e di artista”. Il libro sarà sugli scaffali il 2 luglio: se l’arte contemporanea è il vostro “pane quotidiano”, vi conviene prenotarne già una copia!