La più grande collezione al mondo di opere dell'artista norvegese Edvard Munch sarà esposta all'interno del museo in apertura in autunno a Oslo. Progettato dagli architetti di Estudio Herreros, l'edificio ribattezzato "Lambda" conserverà le oltre 26mila opere lasciate in eredità alla città dal celebre pittore e collezioni di altri donatori.
Confermata per l’autunno 2020 l’apertura di MUNCH, il nuovo museo eretto sul lungomare di Oslo dedicato al più noto artista norvegese: Edvard Munch. All’autore del celeberrimo – quanto delicatissimo – Urlo, dipinto del quale esistono quattro versioni distinte, sarà dunque riservato un complesso di nuova edificazione, che prenderà il posto dell’esistente Museo Munch ed esporrà al proprio interno la più vasta collezione al mondo dei suoi lavori.
L’iter che ha condotto fino alla costruzione dell’edificio, realizzato su progetto dello studio di architettura spagnolo Estudio Herreros, vincitore nel 2009 del relativo concorso, è partito nel 2008, in seguito a una decisione dell’amministrazione comunale di Oslo. Alla città, infatti, Munch lasciò in eredità oltre 26mila opere: uno straordinario patrimonio artistico che sarà gestito dal museo insieme alle collezioni donate da Rolf Stenersen, Amaldus Nielsen e Ludvig Ravensberg. La struttura rientra nel programma Future Built, promosso dalla regione di Oslo e finalizzato alla nascita di edifici di alta qualità architettonica in questo territorio, nei quali vengano adottate strategie di contenimento dei consumi energetici.
Alla base del progetto architettonico del nuovo museo, la cui prima pietra è stata posata nell’autunno 2016, c’è l’idea di realizzare una torre dalla quale poter ammirare Oslo e il suo fiordo, godendo nello stesso tempo di un rapporto ravvicinato con la vasta produzione dell’artista. Svettante dall’alto dei suoi settanta metri, rivestita con pannelli di alluminio riciclato e distintamente inclinata nella parte superiore, quasi a voler evocare un inchino, la torre del museo si candida a diventare un nuovo landmark della capitale norvegese. Ad affiancarla è un volume basso, concepito dai progettisti come un “podio”, a sua volta dotato di tre livelli.
Nelle undici sale espositive, ricavate negli oltre 26mila metri quadrati di spazi interni, verrà allestita una pluralità di lavori: grazie alle variazioni dimensionali e in altezza previste nei dodici piani, il museo risulta infatti dotato di ambienti versatili, adatti anche a esposizioni temporanee. Del resto, questa sarà la sua mission: oltre a ripercorrere in profondità la storia e l’evoluzione artistica di Munch, puntando sulla prestigiosa collezione permanente, il museo ospiterà mostre che indagheranno la duratura influenza del maestro norvegese e accenderanno i riflettori sulla scena contemporanea.
[Immagine in apertura: New MUNCH in Bjørvika Oslo. Photo © Adrià Goula. Image via mynewsdesk.com]