Al pluripremiato architetto portoghese Edoardo Souto de Moura Electaarchitettura dedica una poderosa monografia. Il volume è l'esito del capillare dello studio condotto tra i documenti dell'archivio del progettista, conservato alla Casa da Arquitectura di Matosinhos, sede che fino a marzo 2021 ospita anche un'importante antologica a lui dedicata.
Parallelamente alla retrospettiva Souto de Moura – Memory, Projects & Works, – aperta alla Casa da Arquitectura di Matosinhos, in Portogallo, fino al 7 marzo 2021 –, è stato sviluppato l’ambizioso progetto editoriale omonimo. Si tratta del focus monografico portato in libreria lo scorso maggio da Electaarchitettura. Così come la mostra, è anch’esso esito di una ricerca senza precedenti condotta all’interno del vasto archivio dell’architetto portoghese, parte integrante del patrimonio archivistico della sede espositiva e museale situata nei pressi di Porto.
Un volume poderoso, scandito da 520 pagine e da 1200 illustrazioni, in cui viene ricostruita la carriera del pluripremiato progettista portoghese, tra i più celebri e influenti della sua generazione. Classe 1952, formazione alla Facoltà di Architettura e Urbanistica di Porto (FAUP) e prime esperienze di lavoro al fianco di riconosciuti maestri come Fernando Távora e Álvaro Siza, Souto de Moura è stato insignito di numerosi riconoscimenti: dalla Medaglia Tessenow, nel 2001, al Premio Pritzker 2011, fino al Leone d’oro alla 16. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia nel 2018, ovvero nell’anno in cui è stato anche tra i protagonisti del debutto della Santa Sede alla kermesse lagunare. Porta infatti la sua firma una della cappelle edificate nell’isola di San Giorgio a Venezia, tornate di recente visitabili.
Souto Moura, Ricordi, opere, progetti comprende il regesto completo delle opere dell’architetto ed è accompagnata da saggi e scritti di Jorge Figueira, Giovanni Leoni, Carlos Machado, Rafael Moneo, Álvaro Siza, oltre a quelli dello stesso Souto de Moura e dei due curatori. Il vasto apparato illustrativo, composto da disegni, plastici, annotazioni personali, materiale fotografico e altri documenti, è stato strutturato in perfetta coerenza con i criteri adottati nell’archivio.
Esaminando la parabola del progettista, inevitabilmente il lettore seguirà il corso degli eventi che si sono susseguiti in Portogallo nella seconda metà del Novecento: dall’avvio del progetto SAAL, finalizzato alla costruzione di alloggi popolari con i quali arginare la grave carenza abitativa che affliggeva il Paese, fino alla realizzazione di vari edifici per la cultura. Tra questi, vale la pena ricordare la Casa das Artes a Porto, che segnò il debutto di Souto de Moura come architetto indipendente, dopo il proficuo rapporto con Siza.
[Immagine in apertura: Casa das Histórias Paula Rego © Luís Ferreira Alves. Courtesy Electaarchitettura]