La nuova guglia di Notre-Dame? Sarà identica a quella distrutta dall’incendio

28 Luglio 2020


A qualche giorno dall’incendio della cattedrale di Nantes, per il quale si è autoaccusato il volontario della locale diocesi inizialmente indagato, torniamo a occuparci del rovinoso rogo della cattedrale parigina di Notre-Dame e delle sue conseguenze. Avvenuto il 15 aprile 2019, ha causato gravi danni allo storico complesso, tra cui la perdita dell’iconica guglia progettata dall’architetto francese Eugene Viollet-le-Duc.

Un episodio ancora oggi saldamente scolpito nella memoria collettiva, in seguito al quale alcune istituzioni culturali internazionali avevano manifestato la propria solidarietà con omaggi e progetti dedicati, come nel caso della Galleria degli Uffizi, in Italia, e del Getty Museum, negli Stati Uniti. Appena quarantotto ore dopo l’accaduto, inoltre, l’allora Primo ministro francese Édouard Philippe aveva annunciato la volontà di indire un concorso di progettazione per la ricostruzione della guglia. A fargli eco era stato il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, precisando che la nuova struttura si sarebbe dovuta “adattare alle tecniche e alle sfide dei nostri tempi”.

L’ABBANDONO DEL CONCORSO PER LA NUOVA GUGLIA

Quel percorso, invece, ha di recente subito una decisa battuta d’arresto, per effetto della scelta del governo francese di ripristinare il design di Viollet-le-Duc e il conseguente abbandono dell’idea di una guglia dall’identità contemporanea. Esattamente come l’ipotesi del concorso, anche questa posizione sta alimentando il dibattito tra gli architetti, i restauratori e gli storici dell’arte, riuscendo però ad archiviare i dubbi di quanti temevano interventi troppo audaci. In ogni caso, va ricordato che la guglia neogotica firmata Viollet-le-Duc era la “sostituta” eccellente di quella inizialmente realizzata per la cattedrale, che eretta nel XIII secolo venne poi smantellata alla fine del XVIII.

Nonostante questo drastico “cambio di rotta”, da Parigi arriva anche la notizia un futuro “gesto contemporaneo” da collocare nei dintorni della cattedrale, il cui cantiere di restauro era stato bloccato a causa della pandemia. Nell’attesa di maggiori dettagli, a quanti già sognavano un innesto contemporaneo nella storica cattedrale non resta che consolarsi con i visionari progetti spontaneamente sviluppati dagli architetti internazionali che attendevano il concorso.

[Immagine in apertura: Photo by Seondol Son on Unsplash]