Anche nel sistema dell'arte ci vuole... fortuna! Lo sa bene lo Yorkshire Museum, che ha lanciato una nuova sfida social dedicata ai migliori fondoschiena presenti nelle collezioni artistiche del mondo.
Con lo scoppio della pandemia il mondo dell’arte sembra essere entrato in una nuova “primavera” per quanto riguarda l’utilizzo della sfera digitale. Challenge e campagne social di ogni tipo si sono susseguite negli ultimi mesi, sia per mantenere attivo il legame con il pubblico durante il lockdown, sia per promuovere le opere presenti nelle collezioni dei musei in modo simpatico e giocoso.
Così è stato, ad esempio, per le iniziative del Getty Museum o del Fitzwilliam Museum di Cambridge: operazioni vincenti e coinvolgenti, capaci di intrattenere in maniera divertente offrendo più di uno stimolo per imparare nuove nozioni sulla storia dell’arte.
A questi e a moltissimi altri esempi – anche sul territorio nazionale – si aggiunge oggi la “sfida” dello Yorkshire Museum, entrato a pieno titolo nella cerchia dei musei più “social” con una trovata decisamente accattivante: invitare i curatori di tutte le istituzioni artistiche mondiali a postare le foto di opere che mostrano i migliori “lati b” della storia dell’arte.
Che si tratti di sculture, dipinti, stampe o disegni, gli utenti sono invitati a postare sui social un’immagine del fondoschiena più apprezzato del loro museo, con tanto di hashtag #CuratorChallenge e #BestMuseumBum. Qualche esempio? La lista è lunga, ma vale la pena citare il primo post, lanciato proprio dallo Yorkshire: la foto di una statuetta d’epoca romana a cui manca una parte del sedere. “Qualcuno gli avrà dato un morso?”, si chiede l’istituzione sulla propria pagina Twitter.
Come immaginabile le risposte non si sono lasciate attendere. Ecco allora i buffi lottatori di sumo di Hokusai visti di spalle nell’immagine postata dall’Ota Memorial Museum of Art di Tokyo, o il più imperioso marmo raffigurante Zeus “da dietro” nella foto dell’Ashmolean Museum. E poi ancora il bagnante nudo dipinto da Henry Scott Tuke presente nella collezione dell’Huddersfield Art Gallery, fino all’Ercole di Francesco Pomarano proposto dalla Wallace Collection.
Insomma, ogni istituzione sta facendo quello che può per contribuire nel migliore dei modi alla simpatica iniziativa. E nonostante il vincitore non sia ancora stato eletto, un posto di riguardo spetta sicuramente al Grant Museum of Zoology di Londra, che ha risposto con degli scatti di graziosi pungiglioni di api e calabroni. Se non altro, almeno in questo caso, il rischio di censura è escluso…
[Immagine in apertura: la statuetta romana in marmo pubblicata sul proprio profilo Twitter dallo Yorkshire Museum per lanciare #BestMuseumBum. Courtesy Yorkshire Museum]