"Antelami a Parma: il tempo della terra, il lavoro dell’uomo" è la mostra in apertura il prossimo 12 settembre nella Capitale Italiana della cultura in carica: sarà possibile ammirare, a distanza ridotta, le opere che compongono il ciclo dei Mesi e delle Stagioni eseguite da Benedetto Antelami.
“Irripetibile” non è una parola impiegata a sproposito per descrivere l’appuntamento espositivo in programma a Parma a partire dal prossimo 12 settembre. La città, che deterrà anche il prossimo anno il titolo di Capitale italiana della cultura, si appresta infatti a ospitare una mostra di notevole rilievo storico-artistico, promossa dalla locale Diocesi.
Intitolata Antelami a Parma: il tempo della terra, il lavoro dell’uomo rappresenterà l’occasione per ammirare, eccezionalmente a distanza ridotta, i capolavori scultorei realizzati da Benedetto Antelami, straordinario artista e architetto d’impronta classica che fu attivo, in particolare nell’area parmense, a cavallo fra il XII e il XIII secolo. A lui si devono, tra gli altri lavori, il bassorilievo con la Deposizione dalla croce, datato 1178, e il ciclo dei Mesi e delle Stagioni. Proprio queste ultime sculture, stabilmente collocate nella prima galleria del Battistero parmense, anch’esso progettato dall’Antelami, saranno al centro dell’imminente mostra, posizionate in nicchie al piano terra della medesima architettura.
Curata dall’arch. Barbara Zilocchi e visitabile per l’intero 2021, la mostra Antelami a Parma: il tempo della terra, il lavoro dell’uomo permetterà dunque una fruizione
ravvicinata di queste opere, allestite in modo tale da assicurare ai visitatori un “collegamento diretto” con altri lavori dell’Antelami presenti nella Cattedrale e nel Museo diocesano. All’indubbia importanza artistica dell’operazione si somma la volontà di accendere i riflettori sui significati culturali associati ai Mesi e alle Stagioni.
Raffigurando scene legate a mestieri e attività stagionali, come la semina, la raccolta dell’uva, la potatura, il taglio del spighe, il maestro intendeva infatti veicolare valori di tipo simbolico-religioso, in un’ottica rivolta al pieno equilibrio tra uomo e ambiente, tra natura e cultura.
Il mese di settembre sarà inoltre aperto dalla cerimonia istituzionale di ripartenza del programma Parma 2020+21, in occasione della quale si svolgerà l’inaugurazione della grande installazione Hospitale – Il futuro della memoria: prodotta dal Comune di Parma, progettata e realizzata da Studio Azzurro, sarà allestita nel complesso monumentale della Crociera dell’Ospedale Vecchio di Parma fino all’8 dicembre 2020.
[Immagine in apertura: Parma, interno del Battistero. Foto Amoretti Parma]