Urbino omaggia Raffaello Sanzio e Baldassarre Castiglione

9 Agosto 2020

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Nell’anno in cui ricorre il cinquecentenario della scomparsa di Raffaello Sanzio, Urbino – città natale dell’artista – non poteva che aderire alle celebrazioni in suo onore, rendendo così omaggio a uno dei talenti indiscussi del Rinascimento. Proprio mentre vengono resi noti studi che gettano nuova luce sulle cause della sua morte e gli orari di apertura della grande mostra in corso alle Scuderie del Quirinale di Roma vengono estesi, la città d’arte marchigiana è sede di un importante progetto espositivo.

Fino al primo novembre prossimo, le Sale del Castellare di Palazzo Ducale accolgono infatti Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita di corte, la mostra curata da Vittorio Sgarbi e Elisabetta Soletti che ricostruisce la figura di un intellettuale sui generis per i primi decenni del Cinquecento, che fu anche un attento politico, incaricato di alcune tra le più delicate missioni diplomatiche del suo tempo. Vicino a Raffaello e agli artisti coevi, Baldassarre Castiglione è anche noto per aver scritto Il Cortigiano, uno dei primi grandi libri moderni d’Europa, che godette di ampia diffusione grazie alle numerose traduzioni. Fecondi i suoi contatti con artisti, scrittori, regnanti, papi e con los stesso Raffaello, al quale si deve un suo celebre ritratto, incluso nella sezione Ritratti dell’anima. Il cenacolo urbinate e romano di questo percorso espositivo.

BALDASSARRE CASTIGLIONE, RAFFAELLO E LA VITA DI CORTE

Unire i nomi di Raffaello e di Baldassarre Castiglione significa dare il giusto rilievo al fondamentale contributo del sommo artista e del grande scrittore nella creazione del mito di Urbino e della sua corte nei primi decenni del Cinquecento. A entrambi infatti si deve l’affermazione del primato culturale del Rinascimento italiano in tutta Europa“, ha indicato la curatrice Soletti, sottolineando che “Il Cortegiano a lungo ha rappresentato il modello ideale dei valori della civiltà delle corti come è documentato dall’eccezionale successo editoriale dell’opera, che fu tradotta in tutte le principali lingue nazionali, spagnolo, portoghese, francese, inglese, tedesco, polacco, un successo che conobbe una profonda e duratura fortuna fino al sc. XVIII

Articolata in sette sezioni, la rassegna si sofferma su altrettanti aspetti peculiari del percorso umano e professionale di Baldassarre Castiglione, inquadrandolo nel clima e nelle dinamiche della corte urbinate: qui venne accolto da Guibubaldo di Montefeltro nel 1504, dopo aver lasciato la natia Mantova e in seguito alla formazione milanese. Attraverso la ricostruzione di questa personalità, i visitatori vengono introdotti nel clima dell’epoca, raccontata con un’ampia selezione di opere legate ai molteplici aspetti della vita cinquecentesca e attraverso sollecitazioni anche di natura multimediale: dai tornei alle parate, dalle feste alle armature, fino ai focus sulle passioni di Castiglione per la musica, il collezionismo, l’arte e i manoscritti.

[Immagine in apertura: Raffaello, Ritratto di Baldassarre Castiglione, 1516-19 riproduzione di FACTUM ARTE (Adam Lowe)]