Cate Blanchett dà un volto alle emozioni in un progetto che unisce arte e tecnologia

16 Settembre 2020

Marco Brambilla, The Four Temperaments AR, 2020, augmented reality. Courtesy Marco Brambilla and Acute Art

Non è la prima volta che Acute Art decide di coniugare il lavoro dei grandi artisti contemporanei con la sfera delle nuove tecnologie. Dopo lo spettacolare intervento urbano (e virtuale) ideato insieme all’artista Kaws, e l’affascinante “camera delle meraviglie” sviluppata in sinergia con il grande Olafur Eliasson, la startup inglese ha recentemente avviato una nuova collaborazione. Stiamo parlando di The Four Temperaments AR, il progetto in realtà virtuale sviluppato con il regista e video artist Marco Brambilla.

ACUTE ART E MARCO BRAMBILLA

Presentato in modalità digitale, e contemporaneamente in versione “fisica” presso la Michael Fuchs Gallery di Berlino, l’opera vede come protagonista Cate Blanchett – volto noto del grande schermo e presidente di giuria all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Basandosi sugli studi del filosofo greco Galeno, l’attrice è stata invitata a personificare quattro distinti temperamenti: il carattere malinconico, quello collerico, quello flemmatico e, infine, quello sanguigno. Ognuno di essi è caratterizzato, secondo gli studi del pensatore, da uno specifico colore. È così che il volto dell’attrice, presentato all’interno di un video suddiviso in quattro quadranti, si colora di giallo, rosso, verde e blu, cambiando aspetto in base all’umore della protagonista.

La scena, decisamente straniante, è inoltre accompagnata dalle frasi “I love you” e “I don’t love you”, sussurrate dall’attrice. L’opposizione delle parole, che si susseguono in maniera sempre più incalzante, e il gioco di luci e colori che variano in maniera frenetica sullo schermo, offrono all’osservatore una scena statica e dinamica allo stesso tempo, deputandolo al ruolo ambiguo di destinatario di questo “flusso” di sentimenti nevrotici e cangianti.

DALLA GALLERIA AL TELEFONO

Presentata nella galleria tedesca lo scorso 11 settembre, in occasione della Berlin Art Week, e allestita fino al prossimo 28 novembre, l’opera cambia forma – ma non sostanza – nella sua versione virtuale. Attraverso l’utilizzo del proprio smartphone, ogni utente – in qualsiasi parte del mondo si trovi – è messo nella condizione di “ospitare” l’avatar di Cate Blanchett addirittura nel proprio ambiente domestico.

Scaricando l’applicazione Acute Art, infatti, il volto – ora collerico ora mansueto – dell’attrice compare sullo schermo del dispositivo, all’interno di una serie di sfere fluttuanti nell’aria. Il risultato è, anche in questo caso, un flusso di emozioni contrastanti che rendono ancora più esplicito e diretto il dialogo tra la protagonista del video e l’utente.

[Immagine in apertura: Marco Brambilla, The Four Temperaments AR, 2020, augmented reality. Courtesy Marco Brambilla and Acute Art]