Genio assoluto della moda mondiale, Gabrielle Chanel – meglio nota come Coco – è protagonista del nuovo appuntamento espositivo al Palais Galliera di Parigi. Una mostra che ripercorre la rivoluzione stilistica e culturale della grande couturière.
Non poteva che ripartire nel segno di Coco Chanel, il Palais Galliera di Parigi. Dopo il lungo periodo di stop delle attività espositive, in seguito al consistente piano di ristrutturazione e ampliamento degli spazi, il Musée de la Mode della capitale francese riapre al pubblico gettando luce sulla storia e sulla folgorante personalità della figura più iconica della moda d’oltralpe e non solo. Succede con Gabrielle Chanel: Fashion Manifesto, la rassegna che esamina la rivoluzione stilistica e culturale innescata negli atelier della celebre couturière.
Suddivisa in dieci “capitoli” allestiti da Miren Arzalluz e Véronique Belloir, curatrici del progetto, la mostra raccoglie oltre 350 capi d’abbigliamento, fotografie e reperti d’archivio. L’esposizione si espande per circa 1500 metri quadrati, riunendo oggetti provenienti dalla collezione del museo, dal Patrimoine de Chanel, nonché da istituzioni internazionali quali il Victoria & Albert Museum di Londra e il De Young Museum di San Francisco, e raccontando il percorso formativo e i successi di questa grande “maestra” di stile.
Visitabile a partire dal primo ottobre (fino al 14 marzo 2021), la mostra prende il via con la sezione dedicata agli esordi e alle prime creazioni della stilista, risalenti ai primi decenni del secolo scorso. Sono di questo periodo i cappelli nati in seguito all’incontro con Étienne de Balsan, gli indumenti sportivi come la celebre marinière del 1916, e il “trittico” gonna-pullover-cardigan – il primo “marchio distintivo” della moda Chanel. Una sala distaccata di questa prima fase dell’itinerario è inoltre dedicata al flacone originale di Chanel n°5, la fragranza del 1921 ritenuta ancora oggi la “quintessenza” dell’alta moda francese.
La seconda parte della mostra prosegue con una serie di ritratti fotografici della protagonista e una vasta selezione di creazioni realizzate all’apice della sua carriera. Appartengono a questa sezione i tailleur e gli abiti da sera – allestiti su speciali manichini che riproducono la postura nonchalant amata da Chanel –, gli accessori in pelle e i gioielli preziosi – fra gli altri la spilla di diamanti Comète del 1932. Nel complesso, un progetto espositivo di alto livello, capace di mettere in luce non solo l’ambizione creativa dietro ognuno di questi oggetti, ma anche e soprattutto la caparbietà di una donna esemplare, in grado di sfidare un mercato e un mondo sostanzialmente al maschile, innescando una vera e propria rivoluzione dei costumi e della società.
[Immagine in apertura: André Kertész. Coco Chanel in 1930s © Ministère de la Culture – Médiathèque de l’Architecture et du Patrimoine, Dist. RMN-Grand Palais / André Kertész]