Tra gli alberi, i sentieri e le architetture di Villa Borghese sono state temporaneamente collocate opere di Andreco, Mario Merz, Mimmo Paladino, Benedetto Pietromarchi, Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi e Nico Vascellari. Il risultato è una grande collettiva di arte contemporanea, a ingresso gratuito, che incoraggia a riflettere sul rapporto tra uomo e natura.
In questi ultimi mesi, sulla scia delle necessità dettate dal distanziamento e dalle norme per il contenimento della pandemia, si registra un interessante fermento nell’ambito dei progetti espositivi all’aperto, in Italia e all’estero. A inserirsi con forza in questo processo, introducendo nuove modalità di fruizione dell’arte, è la mostra Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese, che sarà visitale gratuitamente in uno dei parchi storici più amati e apprezzati della città di Roma fino al 13 dicembre prossimo.
Compresa nel palinsesto Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale, e curata da Costantino D’Orazio, la rassegna rigorosamente en plein air è scandita dalle opere di Andreco, Mario Merz, Mimmo Paladino, Benedetto Pietromarchi, Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi, Nico Vascellari. Appositamente progettati per essere allestiti all’aperto, questi interventi sono unificati dall’affrontare, ciascuno secondo modalità peculiari, temi condivisi e urgenti, fra cui il cambiamento climatico e la necessità di rinsaldare l’alleanza tra uomo e natura.
Per l’intera durata dell’esposizione, i visitatori avranno l’opportunità di osservare le opere a stretto contatto con il contesto naturalistico e con le architetture del parco, potendo anche apprezzarle nelle diverse ore del giorno e, dunque, con una luce variabile. Concepita come un vero e proprio festival, nel corso del quale si svolgeranno anche performance musicali e interventi di street artist, Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese si snoda tra vari scorci di questo “polmone verde capitolino”.
La Loggia dei Vini, il padiglione seicentesco al confine con Porta Pinciana, ad esempio accoglie la videoinstallazione notturna Red Map realizzata da Grazia Toderi; tra gli alberi del Parco dei Daini ha trovato temporaneamente “casa” la scultura in rete metallica Etherea di Edoardo Tresoldi; in dialogo con i leoni esposti sulla scalinata della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea è stata posta la grande bufala in bronzo, fusa con il metodo della cera persa, realizzata da Davide Rivalta. Si tratta di alcune delle “suggestioni” che si susseguono lungo il percorso diffuso della mostra, il cui circuito include anche il Museo Carlo Bilotti, sede della personale di Benedetto Pietromarchi, con opere realizzate attraverso il riciclo di alcuni elementi arborei della villa stessa.
[Immagine in apertura: Edoardo Tresordi, Etherea (dettaglio), photo Simon d’Exéa]