L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences tiene alta l'attenzione sui temi della diversità e dell'inclusività. Sono stati infatti pubblicati i nuovi criteri che ogni pellicola dovrà rispettare per essere candidata a “Miglior Film”: una lista di regole per garantire il rispetto delle minoranze sul grande schermo.
Il cinema risponde ai cambiamenti del presente. Dopo la storica apertura dell’Academy ai film in streaming – decisione motivata dagli stravolgimenti causati dalla pandemia e dal successivo annullamento di molte uscite cinematografiche previste nei mesi di lockdown –, l’organizzazione che coordina e assegna gli Oscar volge la sua attenzione ai temi dell’inclusività.
È stata infatti pubblicata, sulla pagina ufficiale del premio, la lista degli standard che da ora in poi ogni pellicola dovrà rispettare al fine di concorrere nella categoria Miglior Film. Una linea molto vicina a quella tenuta dalla Berlinale con la recente svolta gender neutral nella denominazione dei premi.
I requisiti riguardano la presenza – sia nel cast che nello staff – di donne, professionisti provenienti da etnie scarsamente rappresentate, esponenti LGBTQ+ e persone con disabilità. Similmente, le opere nominate dovranno essere – almeno in parte – incentrate su temi dal valore sociale, offrendo al pubblico una visione della società multietnica e diversificata.
La pubblicazione dei nuovi standard, come detto, riguarderà solo le pellicole che si presenteranno per la categoria Miglior Film. Per le edizioni degli Oscar programmate per il 2022 e il 2023, i film candidati dovranno presentare un modulo che garantisca il superamento di almeno due dei quattro parametri richiesti. A partire dal 2024, invece, tale condizione diverrà obbligatoria.
[Immagine in apertura: The 92nd Oscars® at the Dolby® Theatre in Hollywood, CA on Sunday, February 9th, 2020. Credit: Todd Wawrychuk / ©A.M.P.A.S.]