A Bologna la nuova installazione urbana di Edoardo Tresoldi

29 Ottobre 2020

TRAC - Tresoldi Academy, Cerimonia. Photo ® Roberto Conte

‘Cerimonia’ dà vita a una presenza capace di esprimersi attraverso la sua ciclicità, inserendosi nel processo che già vive lo spazio. L’intervento, accompagnando lo stato di abbandono dell’area per circa un anno, innescherà quindi una crasi tra questo processo e quello celebrativo dell’architettura“. A presentare l’installazione site specific appena inaugurata nell’area dell’ex Mercatone Uno, a Bologna, è il suo co-artefice, l’artista Edoardo Tresoldi che l’ha progettata insieme a quindici giovani studenti della TRAC ‒Tresoldi Academy.

Reduce dall’esperienza della collettiva Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese, in corso a Roma fino al 13 dicembre prossimo, nella quale è presente con la sua monumentale Etherea, Tresoldi ha lavorato con il team del progetto didattico frutto della collaborazione tra il suo STUDIO STUDIO STUDIO e YAC Young Architects Competitions all’intervento artistico che dà ufficialmente il via al “percorso di ricucitura” tra il centro di Bologna e un’area periferica della città, abbandonata da un decennio. Cerimonia è stata infatti realizzata in una porzione del lotto di circa 4600 metri quadrati compreso tra viale Aldo Moro, via Cesare Gnudi e via Stalingrado, che dal 2021 sarà oggetto di un vasto programma di riqualificazione. È qui che, nell’arco di diciotto mesi, sorgerà un nuovo complesso a uso misto, in cui le residenze private saranno affiancate da servizi alla persona.

UN’ARCHITETTURA DI RETE METALLICA E PIANTE

Promossa e sostenuta da UrbanUp | Unipol, Cerimonia si presenta come una struttura alta oltre cinque metri: la rete metallica, materiale adottato da Tresoldi nella maggior parte dei suoi lavori, è associata alla terra, alle macerie e ad altre sostanze reperite direttamente nel sito. Per l’intero periodo della sua esposizione – l’opera sarà visibile ogni giorno fino al termine del 2021, dalle 8:30 alle 24:00, attraverso una parete in plexiglass –, l’installazione continuerà a mutare il proprio aspetto. Progressivamente, infatti, la terra raccolta in loco e posizionata in vari punti dell’opera permetterà alla vegetazione spontanea di germogliare e di crescere. A prendere forma sarà un processo di naturale trasformazione biologica della installazione, inteso dai progettisti come una forma di “dialogo tra architettura, natura e tempo“.

I quindici studenti che hanno lavorato con Tresoldi a Cerimonia sono stati selezionati lo scorso mese di luglio fra oltre 500 candidature arrivate da tutto il mondo. In merito alla metamorfosi naturale che nei prossimi mesi attende l’opera si è espresso anche il botanico e saggista italiano Stefano Mancuso, che dirige il laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale ed è consulente straordinario di TRAC. “Bisogna che la natura prenda possesso della città. Trovo che ‘Cerimonia’ sia estremamente affascinante e di insegnamento perché è la manifestazione di come si possa immaginare un’architettura. È come immaginare una città ideale del 2050 che non è più quella rinascimentale, ma è una città del pensiero umano, dove la natura è perfettamente libera di circolarci all’interno. La vera rivoluzione è cambiare l’idea delle città: se noi coprissimo le nostre città di verde, di piante, di colpo potremmo risolvere il problema dell’inquinamento globale“, ha raccontato Mancuso.

EDOARDO TRESOLDI A BOLOGNA CON CERIMONIA

[Immagine in apertura: TRAC ‒ Tresoldi Academy, Cerimonia. Photo ® Roberto Conte]