La storia poco conosciuta di Gianni Rodari giornalista “militante”

23 Ottobre 2020

Gianni Rodari, I sepolti vivi. Una tavola di Silvia Rocchi. Courtesy l'editore

Sono passati cento anni esatti dalla nascita di Gianni Rodari, protagonista di questo 2020 con iniziative sparse per tutto lo Stivale: eventi, mostre e pubblicazioni di ogni tipo, offerti al pubblico italiano per celebrare e (ri)scoprire il grande maestro e pedagogo piemontese. Nato a Omegna il 23 ottobre 1920, lo scrittore di Grammatica della fantasia torna ancora sotto i riflettori grazie a una nuova uscita editoriale. Un volume, in verità, assai diverso dai tanti graphic novel e dalle riedizioni che negli ultimi mesi hanno affollato le nostre librerie.

Edito da Einaudi Ragazzi, Emme Edizioni ed Edizioni EL, il libro – dal titolo I sepolti vivi (nell’immagine in apertura, courtesy l’editore) – si sofferma infatti su uno degli aspetti meno noti della complessa e variegata ricerca di Rodari: quello di giornalista. Giornalista “militante”, per la precisione.

GIANNI RODARI INEDITO

Redattore dapprima per il giornaletto ciclostilato Cinque punte, e successivamente direttore de L’Ordine Nuovo – periodico della Federazione Comunista di Varese –, l’autore dedicò buona parte della sua attività matura alla scrittura di reportage a carattere politico e sociale. Tra questi, il più noto – o senza dubbio quello che smosse maggiormente l’opinione pubblica del tempo – è Viaggio sulla terra dei sepolti vivi, cronaca della drammatica e coraggiosa vicenda di lotta sindacale che nel 1952 interessò trecento operai della miniera di zolfo più grande d’Europa, a Cabernardi e Percozzone, in provincia di Ancona. Chiusi “sotto terra” in segno di protesta contro le lettere di licenziamento inviate a ottocentosessanta di loro, i minatori restarono nelle viscere della miniera per oltre un mese, dando vita a una delle esperienze sindacali più eclatanti dell’Italia democratica.

Il libro, dunque, parte proprio da queste vicende, soffermandosi sulle figure di Ernesto e Maria, amanti separati da centinaia di metri cubi di terra. Nato da un’idea dello storico Ciro Saltarelli, e splendidamente illustrato dal disegno materico di Silvia Rocchi, il libro offre nuova voce alle parole e alle idee dello scrittore, restituendo ai lettori – non soltanto a quelli più giovani – un pezzo importante della nostra storia politica e civile moderna.

GLI ALTRI EVENTI IN OMAGGIO A RODARI

Nell’attesa di rimediare un copia di questo piccolo volume, vi suggeriamo alcuni degli eventi che, per tutta la giornata di oggi, si alterneranno sul piccolo schermo e non solo, in omaggio all’amato pedagogo.

Tra gli appuntamenti da segnare in agenda segnaliamo le iniziative della Biblioteca Gianni Rodari di Roma – che presenterà il suo nuovo allestimento con le illustrazioni del libro Cento Gianni Rodari. Cento storie e filastrocche. Cento illustratori –, la speciale puntata dedicata a Rodari su Sky Arte – ricca di testimonianze e letture tratte dai suoi classici – e la mostra 100 Gianni Rodari, con una serie di disegni ispirati al maestro esposti nelle sale della Biblioteca CIAF di Gallicano (in provincia di Lucca). Per gli altri eventi vi rimandiamo alla pagina ufficiale del calendario “rodariano”.