A 130 anni di distanza dalla sua composizione, “I Bagni di Ostenda” di James Ensor assume una nuova forma grazie al fotografo contemporaneo Athos Burez. La sua nuova opera – realizzata in collaborazione con gli abitanti della città belga – è un omaggio al dipinto del celebre pittore.
La città di Ostenda, gioiellino turistico situato sulla costa delle Fiandre Occidentali, rinnova il suo profondo legame con James Ensor, il pittore e incisore belga che qui nacque e abitò per tutta la sua vita.
Dopo la recente riapertura al pubblico della casa in cui l’artista visse e realizzò molti dei suoi lavori, la località ospita oggi un’inedita rivisitazione de I Bagni di Ostenda – il dipinto satirico di fine Ottocento dedicato ai frequentatori delle affollate spiagge cittadine. Succede con James Ensor Recomposed, la mostra ospitata fino al 10 gennaio proprio nella Ensor House di Ostenda, la vecchia abitazione e bottega dell’artista trasformata in museo interattivo.
A occupare la scena è l’omonima opera di Athos Burez: una fotografia di ampio formato dedicata al capolavoro di Ensor. Grande 100 x 140 cm, I Bagni di Ostenda viene qui “tradotto” in una sorta di istantanea della società moderna, riadattando i tratti tipici della ricerca del maestro belga a un linguaggio più fresco e vicino alla nostra sensibilità.
Realizzata grazie alla collaborazione di 180 comparse selezionate tra gli abitanti di Ostenda, l’opera presenta la spiaggia della città portuale belga affollata di bagnanti di tutte le età. Disposti in pose bizzarre e situazioni grottesche, i partecipanti compongono un puzzle visivo dal forte impatto narrativo, creando una scenografia dinamica e surreale e mostrando più di un rimando allo stile ironico e socialmente impegnato tipico di Ensor.
E proprio per sottolineare le corrispondenze fra le tue opere, la fotografia di Burez è qui presentata al fianco della stampa che Ensor fece del suo dipinto nel 1899. Diversissime tra loro, eppure specchio del loro tempo, le due opere si mostrano in perfetta sintonia, offrendo ai visitatori un’occasione unica per conoscere parallelismi e differenze tra i rispettivi autori. Alla fine della rassegna, la stampa tornerà a far parte della collezione del MSK di Gent, il museo che ospita anche l’omonimo dipinto del maestro.
[Immagine in apertura: Athos Burez, De Baden van Oostende © Athos Burez]