Si intitola “Rodin/Arp” la prossima mostra in calendario alla Fondazione Beyeler di Riehen, in Svizzera. Un inedito confronto fra i due maestri della scultura, con oltre cento opere provenienti dalle più importanti istituzioni artistiche mondiali.
Protagonisti assoluti della scultura del 19esimo e del 20esimo secolo, Hans Arp e Auguste Rodin hanno fatto della sperimentazione artistica l’essenza del loro percorso creativo. La nuova mostra in arrivo alla Fondazione Beyeler di Riehen, poca distanza da Basilea, in Svizzera, alza per la prima volta il sipario sulle analogie tra questi due maestri, sottolineando – in un raffinatissimo gioco di anacronismi – somiglianze e differenze tra le loro produzioni.
In calendario dal 13 dicembre, la rassegna – curata da Raphael Bouvier – presenta circa centodieci capolavori provenienti da collezioni pubbliche e private fra le più stimate al mondo. Tra essi, esiti ben noti come Il Bacio di Rodin, sublime rappresentazione del contatto fra due amanti, e Ptolemy, esempio eccellente della “poesia plastica” di Arp. Queste, e moltissime altre opere, saranno allestite all’interno di un percorso animato da disegni, bozzetti preparatori e collage realizzati dai due artisti, mettendo a segno un tragitto mai così completo sull’argomento.
Punto di partenza dell’intera rassegna sarà Automatic Sculpture (Homage to Rodin), l’opera di Arp del 1938 realizzata proprio in omaggio al predecessore. Il tributo diventa, in questa occasione, pretesto per analizzare le pratiche e le intenzioni poetiche dell’uno e dell’altro artista. Nonostante le diversità formali, infatti, entrambi fecero della natura il principale oggetto di studio, osservandone e riflettendone il senso attraverso opere sempre vibranti ed espressive.
E poi ancora il comune interesse nei confronti della letteratura, della mitologia e del corpo umano: tematiche ricorrenti e decisive per ambedue gli autori. Il progetto espositivo – visitabile fino al prossimo 16 maggio – sarà accompagnato da un programma di attività parallele: una su tutte, la serie di performance della coreografa Anne Teresa De Keersmaeker, chiamata a “dialogare” con le opere in una speciale esibizione di danza in programma negli spazi della fondazione dal 29 gennaio al 14 febbraio 2021.
[Immagine in apertura: Hans Arp, Ptolemäus III, 1961. Bronze, 201 x 113 x 76.5 cm, Kunstmuseum Basel © 2020, ProLitteris, Zürich. Photo Martin P. Bühler]