Interamente dedicata al tema della progettazione scolastica e al rinnovamento degli spazi per la formazione, l'edizione 2020 dei premi "Architetto italiano" e "Giovane Talento dell’Architettura italiana" ha i suoi vincitori. Sono state assegnate anche due Menzioni d’Onore per il "Premio Speciale (Ri)progettare la scuola con le nuove generazioni post Covid-19".
Preceduta dalla call lanciata nelle scorse settimane, l’edizione 2020 del riconoscimento che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori bandisce ogni anno, insieme agli Ordini provinciali, ha i suoi vincitori. Nonostante la rimodulazione del tradizionale programma, che prevede la consegna dei premi Architetto italiano e Giovane Talento dell’Architettura italiana contestualmente all’annuale Festa dell’Architetto, in questi giorni sono stati resi noti i nomi dei progettisti che si sono distinti nella promozione della qualità progettuale architettonica italiana.
All’H – Campus di Roncade (Treviso), progettato dal team guidato dall’architetto Mariano Zanon e definito dalla giuria un “campus innovativo e didatticamente evoluto che accoglie scuole di diverso ordine e grado. Sotto la grande copertura si alternano ambienti chiusi e piazze che si affacciano su ampie aree verdi”, nel quale “alla complessità del sistema si contrappone la leggerezza degli edifici e la chiarezza dell’impianto”, è stato assegnato il Premio Architetto italiano 2020.
La seconda categoria in cui è articolato il riconoscimento prevede l’assegnazione annuale del titolo di Giovane talento dell’Architettura italiana. La “promessa” del 2020 è l’architetto Edoardo Capuzzo Dolcetta, che con lo studio capitolino Aut Aut Architettura è stato insignito del premio per la Scuola con alloggi a Nosy Be, in Madagascar. Si tratta di un intervento che, “elaborato in un contesto di scarsità di mezzi e di risorse economiche, si connota per la chiarezza formale e l’equilibrio tra i blocchi aula e la leggerezza della soluzione di copertura che tiene conto delle condizioni climatiche del luogo“, come precisa la motivazione.
Trait d’union di questa edizione è stato il tema dell’edilizia scolastica, come confermato da entrambi gli edifici che si sono aggiudicati i premi nelle due sezioni, dalle menzioni d’onore e dalla scelta di introdurre il Premio Speciale (Ri)progettare la scuola con le nuove generazioni post Covid-19. Sebbene non sia stato individuato un vincitore per questa categoria, la giuria ha deciso di indicare due Menzioni d’Onore: al progetto Scuola come Civic Center, per il quale il capogruppo è l’architetto Sergio De Gioia, e a 100 BLOCKS, con capogruppo l’architetto Alessandro Cacioppo.
L’attenzione si sposta ora sulla Festa dell’Architetto, che il Consiglio Nazionale punta a organizzare “in presenza”, ad esempio in una piazza, nella prima metà del mese di gennaio 2021. Tuttavia, nel caso in cui dovesse permanere l’attuale situazione di emergenza sanitaria, l’iniziativa si svolgerà online. Confermata, intanto, la pubblicazione del tradizionale Yearbook, volume che sarà distribuito in Italia e durante le manifestazioni internazionali alle quali partecipa il Consiglio Nazionale degli Architetti.
[Immagine in apertura: Premio Architetto italiano 2020: H – CAMPUS a Roncade (TV). Capogruppo architetto Mariano Zanon. Photo © Marco Zanta]