Il capolavoro architettonico di Mies van der Rohe riaprirà a Berlino nell’estate 2021

20 Dicembre 2020

Grundinstandsetzung- Neue Nationalgalerie, Berlin, Baubegleitende Dokumentation; Dezember 2020. Image © BBR / Thomas Bruns

Era il 15 settembre 1968 e a Berlino la Neue Nationalgalerie veniva ufficialmente inaugurata. Formata da un padiglione vetrato di pianta quadrata, sopraelevato rispetto al piano stradale e sormontato da una copertura piana sostenuta da otto pilastri cruciformi, e da un livello inferiore originariamente destinato alla collezione museale permanente e a vari servizi, l’opera è ampiamente riconosciuta fra le più rappresentative della carriera dell’architetto Ludwig Mies van der Rohe. Situata a ridosso di Potsdamer Platz, la struttura museale tornerà accessibile al pubblico nell’estate 2021.

Affidato nel 2012 allo studio David Chipperfield Architects Berlin, che nella capitale tedesca un anno fa ha ultimato la costruzione della James-Simon-Galerie, ovvero la nuova “porta di ingresso” alla cosiddetta Isola dei Musei, il progetto di restauro dell’edificio è infatti prossimo al completamento. A darne notizia sono stati l’istituzione Staatliche Museen zu Berlin e lo stesso studio di architettura, svelando per la prima volta dopo anni una serie di nuove immagini del museo. In particolare sono state portate a termine le operazioni pianificate per il tetto e per le facciate; contestualmente sono stati resi noti i tempi previsti: a causa della pandemia, la cerimonia di consegna delle chiavi è stata rinviata al 29 aprile 2021; si punta al mese di agosto 2021 per la riapertura.

UNA MOSTRA DI CALDER PER LA RIAPERTURA

Sarà una mostra di opere dello sculture statunitense Alexander Calder il primo appuntamento espositivo di questa “nuova stagione” della Neue Nationalgalerie, che come ha entusiasticamente anticipato il direttore, Joachim Jäger, dopo anni di lavori di ristrutturazione, vedrà di nuovo “brillare la sala vetrata, inondata di luce. (…) Le nuove vetrate, la verniciatura perfetta del tetto in acciaio e la freschezza che l’edificio emana nel suo insieme sono particolarmente impressionanti“.

Dal 2015, anno della chiusura, a oggi, sono stati installati 1.600 metri quadrati di vetrate nella grande sala espositiva superiore; sono state effettuate riparazioni nella struttura originale in acciaio; le 800 plafoniere esistenti sono ora integrate con sistemi di illuminazione a LED; i 2.500 metri quadrati di pavimento in granito sono stati rinnovati nell’intero edificio, dopo il restauro conservativo delle lastre. Il tutto nel segno del mantenimento della piena leggibilità della storica architettura di Mies van der Rohe.

LE PRIME IMMAGINI DEL MUSEO RINNOVATO DA DAVID CHIPPERFIELD ARCHITECTS

[Immagine in apertura: Image © BBR / Thomas Bruns]