Dall'8 dicembre al 6 gennaio le installazioni luminose del Firenze Light Festival accenderanno di luce monumenti e simboli della città toscana. Regalando speranza e un pizzico di ottimismo in un momento storico così incerto come quello attuale.
In questo faticoso 2020 ormai agli sgoccioli la metafora della selva oscura dantesca ha assunto nuovi significati, adattandosi perfettamente al clima di incertezza e di “buio” che ammanta il nostro tempo. Proprio all’immagine evocata dal Sommo Poeta si ispira il titolo della nuova edizione di F-Light, il Firenze Light Festival che, anche quest’anno, si accinge a illuminare monumenti e simboli della città toscana.
In calendario dall’8 dicembre al 6 gennaio, promossa dal Comune di Firenze e organizzata da MUS.E, con la direzione artistica di Sergio Risaliti, la manifestazione chiarisce fin dal titolo i suoi intenti: Sight, dalla selva oscura alla luce rischiarerà queste anomale festività natalizie, offrendo ai cittadini la possibilità di vivere e ammirare gli spazi urbani in maniera inedita, grazie a videomapping, proiezioni, lightshow e installazioni artistiche.
In particolare, due videomapping animeranno Palazzo Medici Ricciardi, con la proiezione artitica a cura di MBVision, e il Ponte Vecchio, sulla cui superficie prenderà forma l’installazione luminosa The other side of the life, curata da Sergio Risaliti e realizzata da The Fake Factory attraverso una serie di immagini ispirate alla Commedia dantesca. La facciata del Museo Novecento, invece, ospiterà l’installazione luminosa di Claire Fontaine dal 12 dicembre all’11 marzo, affidando alla scritta Siamo con voi nella notte un messaggio di speranza e solidarietà.
Il Forte Belvedere, le Rampe del Poggi, il Loggiato dell’Istituto degli Innocenti, la Torre di San Niccolò, la Torre della Zecca e le Porte storiche fiorentine, oltre ad alcune aree dei quartieri periferici, completeranno il mosaico luminoso del festival fiorentino, quest’anno reso ancora più suggestivo dalla installazione I fari della resistenza. Fede, Speranza, Carità, in omaggio agli sforzi compiuti dal personale sanitario durante l’emergenza globale.
Torna, infine, l’appuntamento con Three Artist Trees, l’iniziativa inaugurata nel 2019: Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino e Domenico Bianchi si cimenteranno nuovamente nella creazione di alberi di Natale d’artista, installati rispettivamente in Piazza Gino Bartali, Piazza Santo Spirito e, a partire dal 15 dicembre, in Piazza Santa Maria Novella.