L'Italia si prepara a celebrare Dante Alighieri, vera “star” del 2021 con mostre, conferenze e pubblicazioni volte a esaltarne il mito a settecento anni dalla scomparsa. Abbiamo selezionato cinque appuntamenti "clou".
“In Italia abbiamo la cattiva abitudine di arrivare a celebrare i centenari all’ultimo momento. Stavolta abbiamo fatto in modo diverso. La legge che ha istituito i tre grandi centenari di Leonardo nel 2019, Raffaello nel 2020 e Dante nel 2021 è stata fatta diversi anni fa, consentendo di preparare per tempo le celebrazioni. Ciò ha permesso di coinvolgere molti soggetti e preparare iniziative di grande qualità”. Così, in un intervento pubblico risalente allo scorso ottobre, il ministro Franceschini presentava il ricco programma di celebrazioni in omaggio al “Sommo Poeta” a settecento anni dalla sua scomparsa. Un calendario prestigioso a cui musei, biblioteche e luoghi di cultura sparsi sul territorio italiano si stanno preparando con entusiasmo, rievocando con mostre, conferenze (per ora solo virtuali) e pubblicazioni il lascito del più grande letterato di sempre.
Per cominciare l’anno con il piede giusto, abbiamo selezionato gli appuntamenti più interessanti. Alcuni già iniziati, altri che vi invitiamo a segnare in agenda per i prossimi mesi.
A battere tutti sul tempo è la Biblioteca Classense di Ravenna, dove è in corso fino al prossimo 10 gennaio la mostra Inclusa est flamma – il primo dei tre appuntamenti che compongono il progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente, ideato dal capoluogo romagnolo. Curata da Benedetto Gugliotta, la rassegna consiste in un percorso di documentazione storica composto di libri, manifesti, dipinti, manoscritti autografi (come quello di Gabriele d’Annunzio) e numerosi oggetti d’arte in omaggio a Dante e alla città “ultimo rifugio” del poeta. A mostra conclusa, il programma continuerà (fino a luglio 2021) presso le altre istituzioni coinvolte nel progetto. Tra queste anche il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna.
Nella lunga sequenza di celebrazioni dedicate a Dante non poteva non avere un posto d’onore Firenze. Qui, nella città in cui lo scrittore nacque e visse fino all’età adulta, le Gallerie degli Uffizi puntano i riflettori sul celebre “viaggio ultraterreno” scritto tra il 1304 e il 1321. Succede con A riveder le stelle, prima mostra virtuale interamente dedicata alle ottantotto illustrazioni realizzate da Federico Zuccari per la Divina Commedia.
Creati alla fine del Cinquecento dal pittore marchigiano, famoso per aver affrescato la Cupola di Santa Maria del Fiore, i disegni sono stati digitalizzati in alta definizione e resi fruibili online, sul sito del museo. Un percorso virtuale visibile gratuitamente e arricchito da un apparato didattico a opera di Donatella Fratini.
Si sofferma invece sul lascito linguistico del poeta l’Accademia della Crusca. Riferimento per studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana, l’istituzione ha infatti inaugurato l’anno dantesco con un’interessante iniziativa. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, il sito dell’Accademia ospiterà una diversa parola o espressione proveniente dalla produzione letteraria dantesca: locuzioni, motti, latinismi, neologismi creati dallo scrittore e accompagnati da brevi note esplicative. Un modo per ribadire, e approfondire, la grande eredità linguistica e la straordinaria attualità del poeta.
Di tutt’altro carattere sarà l’appuntamento in programma dal 12 marzo negli spazi dei Musei San Domenico di Forlì. È qui che avrà infatti luogo la mostra Dante. La visione dell’arte, una inedita ricognizione sul mito dello scrittore con opere di grande prestigio provenienti dalle Gallerie degli Uffizi (partner dell’iniziativa).
Curata da Antonio Paolucci e Fernando Mazzocca, la rassegna – aperta fino al 4 luglio – offrirà al pubblico una straordinaria opportunità per ammirare da vicino capolavori quali il ritratto dell’Alighieri di Andrea del Castagno, quello dipinto da Cristofano dell’Altissimo per la serie commissionata da Cosimo I de’ Medici, la Cacciata dal Paradiso terrestre di Pontormo e un sublime disegno di Michelangelo che ritrae un dannato nell’Inferno della Divina Commedia. Un omaggio al poeta da parte della città che per oltre un anno lo ospitò, durante gli anni di pellegrinaggio lontano dalla sua terra natia.
Tra gli appuntamenti più attesi della lunga lista di celebrazioni in omaggio al poeta spicca anche la mostra Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona, in calendario dal 23 aprile al 5 giugno alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti.
Considerata l’evento centrale della più ampia mostra diffusa Dante a Verona – che coinvolgerà fino al prossimo 3 ottobre strade e luoghi storici del centro cittadino –, la rassegna (curata da Francesca Rossi, Tiziana Franco e Fausta Piccoli) sarà suddivisa in sei ampie sezioni, presentando un significativo corpo di opere d’arte e testimonianze relative a due fulcri tematici: il rapporto tra Dante e la Verona di Cangrande, e il mito shakespeariano di Giulietta e Romeo. Un progetto che si preannuncia affascinante, in grado di travalicare le epoche, mettendo in dialogo il grande autore italiano e il bardo inglese: figure storiche che hanno, in maniera differente, influenzato il mito e la dimensione culturale della città veneta.
[Immagine in apertura: Federico Zuccari, La porta dell’Inferno, courtesy Le Gallerie degli Uffizi]