L'attenzione all'ambiente e al riequilbrio del rapporto fra uomo e natura è un tema cardine nella pratica artistica di Tomás Saraceno, autore della imponente installazione sospesa a mezz'aria nell'atrio del Garage Museum of Contemporary Art di Mosca.
Prosegue l’impegno di Tomás Saraceno a favore dell’ambiente. Membro attivissimo della comunità creativa multidisciplinare Aerocene, l’artista argentino ha dato forma a una poetica, e a una serie di progetti, che delineano un nuovo orizzonte di possibilità, improntate a criteri sostenibili e opposti rispetto a quelli dell’Antropocene ‒ termine ormai diffuso per indicare l’era odierna, dominata dall’azione umana e dalle sue drammatiche conseguenze.
Già al centro della mostra fiorentina allestita a Palazzo Strozzi, e acclamato in tutto il mondo per i lanci delle sue sculture aerosolari da record ‒ alimentate senza l’uso di combustibili fossili ‒, Saraceno è protagonista del calendario espositivo del Garage Museum of Contemporary Art di Mosca dove, fino al 14 marzo, è allestita la poderosa installazione Moving Atmospheres.
Il nuovo intervento echeggia le tematiche abitualmente analizzate dall’artista, offrendo allo sguardo del pubblico una gigantesca sfera sospesa a mezz’aria nell’atrio del museo russo. Realizzata con un polimero traslucido e resistente chiamato EFTE, l’opera è il prototipo di una struttura capace di percorrere, in futuro, grandi distanze, librandosi nel cielo grazie alla sola energia del sole e dell’aria, “captata” dai materiali impiegati.
Con Moving Atmospheres Saraceno rende ancora più concreta l’ipotesi di un domani all’insegna della sostenibilità ambientale e di un riequilibrio del rapporto fra uomo e natura, attualmente sbilanciato verso lo sfruttamento massivo delle risorse del pianeta. Un elemento dato per scontato come l’aria può quindi essere la chiave di volta per affrontare e risolvere urgenze globali che meritano l’attenzione di tutti.
[Immagine in apertura: Tomás Saraceno, Moving Atmospheres, installation view, Garage Museum of Contemporary Art, Moscow, 2020. Photo Alexey Narodizkiy © Garage Museum of Contemporary Art]