Le mostre in Francia sono sempre più digital: nasce Grand Palais Immersif

9 Gennaio 2021

Veduta della mostra Pompeii, Rmn-Grand Palais. Photo Didier Plowy

Sono state oltre 200.000 le persone che dal 1° luglio al 31 ottobre 2020 hanno visitato la mostra Pompeii, il progetto espositivo ospitato al Grand Palais di Parigi che, puntando anche su riproduzioni tridimensionali digitali ad altissima definizione e su effetti immersivi, “ha riportato in vita” la quotidianità della città romana drammaticamente interrotta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Un’esperienza di successo che si candida a divenire il “precedente eccellente” per un nuovo soggetto che opererà nel settore culturale in terra francese.

È notizia di questi giorni, infatti, la nascita in Francia di un’agenzia statale specializzata nella produzione, gestione e distribuzione di mostre digitali, destinate in primis al pubblico parigino e nazionale, ma che verranno promosse su scala globale. Aspetto saliente dell’operazione è senza dubbio che l’istituzione della Grand Palais Immersif, questa la denominazione scelta per la nascente struttura, si deve a Réunion des Musées Nationaux et du Grand Palais (RMN – Grand Palais), ovvero la società pubblica francese, posta sotto la supervisione del Ministero della Cultura e della Comunicazione, che si occupa di gestione museale, organizzazione di mostre ed eventi, didattica, editoria di settore, acquisizione di opere d’arte e di numerose altre attività legate al settore culturale.

LA FRANCIA PUNTA SULLE MOSTRE DIGITALI E IMMERSIVE

Ampio e diversificato l’ambito d’azione di Grand Palais Immersif: la dichiarata ambizione della struttura è diventare un attore chiave nel mercato emergente delle mostre digitali, che in questi ultimi anni ha conosciuto una crescente fortuna e ha conquistato un pubblico eterogeneo grazie alla peculiare capacità di veicolare, in modo accessibile e accattivante, dati e informazioni di rilievo storico, artistico e scientifico, facendo leva su innovative modalità di narrazione e di coinvolgimento.

Tre, in particolare, gli obiettivi resi noti: Grand Palais Immersif si occuperà della progettazione e della realizzazione di mostre digitali e immersive, operando insieme a musei, a produttori audiovisivi e multimediali, nonché a start-up specializzate nel digitale; si dedicherà alla promozione e al marketing di questi progetti espositivi, sia su scala nazionale che internazionale. Non da ultimo, infine, il ruolo che in questo processo verrà assegnato agli spazi del Grand Palais: costruito per l’Esposizione Universale del 1900 e sede per oltre un secolo di una pluralità di eventi, adeguatamente ristrutturato l’edificio sarà infatti impiegato per il lancio delle mostre digitali via via organizzate. In attesa di conoscere ulteriori dettagli su questa ambiziosa realtà, che sosterrà l’innovazione digitale nel settore espositivo in tutte le sue declinazioni – scenografie immersive, mediazione digitale, realtà virtuale, aumentata e mista –, è già stato annunciato che le prime collaborazioni del Grand Palais Immersif avranno come partner il Museo del Louvre, la start-up specializzata nella digitalizzazione del patrimonio storico Iconem e la Fondation Mucha.

LA MOSTRA SU POMPEI AL GRAND PALAIS DI PARIGI

[Immagine in apertura: Veduta della mostra Pompeii, Rmn-Grand Palais. Photo Didier Plowy]