Il rilancio della Palazzina di Stupinigi, gioiello architettonico del Piemonte

9 Gennaio 2021

Foto di loveombra da Pixabay

Stupinigi può diventare un’altra Reggia di Venaria”. Ad affermarlo è stato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che, nella videoconferenza di inizio anno, ha annunciato i nuovi obiettivi della sua giunta. Tra questi, appunto, la valorizzazione della settecentesca Palazzina di Caccia di Stupinigi – sontuosa residenza sabauda e luogo deputato al loisir e alle feste.

Attraverso un investimento di 25 milioni di euro del fondo europeo per lo sviluppo regionale, il sito potrebbe essere trasformato in meta del turismo esperienziale: un luogo aperto alla cultura, ma anche al benessere e allo sport, con ambienti espositivi e aree dedicate al relax e alla ristorazione d’eccellenza.

LA STORIA DELLA PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI

Edificata nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è uno dei gioielli architettonici di Torino, situato a pochi chilometri dal centro cittadino. Costruita sui terreni della prima donazione di Emanuele Filiberto all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, la struttura appartiene oggi alla Fondazione Ordine Mauriziano, ed è stata riaperta al pubblico dopo importanti lavori di restauro volti a esaltare gli arredi, i dipinti e l’anima rococò dello spazio.

Dimora prediletta dai Savoia per feste e matrimoni nel XVIII e XIX secolo, nonché residenza prescelta da Napoleone nei primi anni dell’Ottocento, agli inizi del Novecento è scelta come residenza dalla Regina Margherita. Il sito, facente parte del circuito delle residenze sabaude in Piemonte, è stato proclamato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997.

[Immagine in apertura: Foto di loveombra da Pixabay]