La Galleria Borghese di Roma riapre e rilancia, annunciando i due appuntamenti principali tra primavera e autunno: la monografica di Damien Hist e il progetto dedicato alle visioni “bucoliche” di Guido Reni.
La riapertura degli spazi espositivi a seguito delle disposizioni dell’ultimo DPCM ha dato nuovo ossigeno a gallerie e musei, finalmente messi nella condizione non solo di accogliere nuovamente il pubblico all’interno degli edifici, ma soprattutto di immaginare quello che – con tutte le precauzioni del caso – potrebbe essere il calendario 2021.
Luogo simbolo della cultura capitolina, e straordinaria testimonianza del Barocco italiano, la Galleria Borghese di Roma ha annunciato i due appuntamenti cardine della nuova stagione espositiva: due mostre diversissime per valore e contenuto, ma entrambe mirate al dialogo tra passato e presente.
A caratterizzare la primavera dell’istituzione romana sarà la mostra dedicata a Damien Hirst, l’ex “enfant terrible” dell’arte britannica. Attivissimo durante il 2020 con dirette-video sui social network, iniziative umanitarie e raccolte fondi a sostegno del servizio sanitario inglese, l’artista – recentemente al centro di una mostra diffusa nella città di St. Moritz, in Svizzera – presenterà un imponente gruppo di opere dalla serie Treasures from the Wreck of the Unbelievable (presentata a Venezia nel 2017). Le opere saranno poste in dialogo con i capolavori storici della collezione della Galleria Borghese, innescando un gioco di continui rimandi tra passato e contemporaneità.
Curato da Anna Coliva e Mario Codognato, il progetto – in programma dal 10 maggio al 10 ottobre – sarà seguito, alla fine del 2021, da Balliamo? Guido Reni a Roma. Danza e Paesaggio.
Protagonista della mostra – a cura di Francesca Cappelletti, da novembre 2021 sino a febbraio 2022 – sarà il dipinto Danza campestre del pittore bolognese, uno dei massimi esponenti del classicismo Seicentesco. L’opera – recentemente ritornata nella collezione del cardinale Scipione Borghese – sarà accostata anche in questo caso ad altre pitture di artisti quali Annibale Carracci e Domenichino. Un percorso espositivo all’insegna della festosità e del paesaggio bucolico.
[Immagine in apertura: Guido Reni, Danza campestre, Galleria Borghese, Roma © Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – Galleria Borghese, photo C. Giusti]