Proseguono i lavori per la costruzione del futuro parco archeologico di Milano, che avrà come “cuore verde” l'antico anfiteatro romano. Risalente al I secolo d.C., il sito storico sarà riportato alla luce in forma vegetale e “trasformato” in un'area pubblica dedicata all'arte e alla natura.
Ricordate lo spettacolare progetto di Angelo Renna per trasformare lo stadio San Siro di Milano in un “monumento verde” in ricordo delle vittime del Coronavirus? Si trattava, in quel caso, di un’iniziativa del tutto spontanea, mai andata in porto ma rimasta tra le fantasie di molti lettori e appassionati di architettura. Bene, se anche voi vi siete lasciati conquistare da quell’idea green, immaginando un “tempio della natura” nel cuore del capoluogo meneghino, un nuovo intervento voluto dalla Soprintendenza guidata da Antonella Ranaldi potrà soddisfare finalmente le vostre aspettative.
È infatti in corso l’intervento per la realizzazione del “Colosseo di Milano”, ovvero il vasto parco archeologico che nascerà entro il 2022 sui resti dell’antico anfiteatro situato tra le attuali vie De Amicis, Conca del Naviglio e Arena, nel capoluogo lombardo. Realizzato nel I secolo d.C., e considerato già all’epoca il terzo anfiteatro per dimensioni dell’Italia romana, il sito – distrutto nel 539 durante le invasioni barbariche e parzialmente riportato alla luce nel 1973 – diventerà “base” per un grande parco pubblico nel quale far convivere natura e archeologia.
Denominato Pan – Parco Amphitheatrum Naturae, il sito naturale occuperà l’intera pianta del vecchio monumento (originariamente composto da quattro cerchi concentrici con un’ampiezza massima di 150 x 120 metri). Ma non solo. Oltre a “ricoprire” di alberi l’arena e le sedute un tempo dedicate al pubblico, il parco coinvolgerà altre aree limitrofe e degradate, con l’obiettivo di realizzare un enorme percorso storico che interesserà anche le rovine di San Lorenzo e la basilica di Sant’Ambrogio.
Insomma, un piano ambizioso che – dopo l’ampliamento dell’area da 12000 a 22300 metri quadrati – proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori scavi e la piantumazione degli elementi arborei: mirti, cipressi e ligustri che saranno collocati fino a ricreare il perimetro del monumento. Il progetto, curato dall’architetto Attilio Stocchi, è solo l’ultimo esempio di “architettura green” della Milano contemporanea. Tra i maggiori risultati raggiunti negli ultimi anni in questa direzione spiccano sicuramente il Bosco Verticale di Stefano Boeri e la riqualificazione dell’intera area di Porta Nuova, con percorsi pedonali e piccole “foreste circolari” diffuse in quasi 10 ettari di estensione.
[Immagine in apertura: Milano, PAN Parco Amphitheatrum naturae. Crediti Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano]