Sarà Valencia la nuova “capitale” del fumetto europeo? Città dalla forte tradizione artistica, riconosciuta per i suoi traguardi nel campo della nona arte e dell'illustrazione, il capoluogo dell'omonima provincia sta per dotarsi di un centro per lo studio e la conservazione dei fumetti: un luogo di ricerca unico in tutta la Spagna.
Da mercato di nicchia a fenomeno di massa. Ormai da anni l’editoria a fumetti è in crescita esponenziale, sia in Italia che nel resto d’Europa, dove (con alti e bassi a seconda dei singoli Paesi) le cifre del settore mostrano numeri più che incoraggianti. Sulla base di queste premesse, e considerando i margini di sviluppo dell’interno comparto, la città di Valencia ha annunciato l’apertura del Centre Valencià d’Estudis i Conservació del Patrimoni del Còmic: il primo grande centro pubblico dedicato alla conservazione, alla diffusione e alla ricerca nel campo della nona arte.
L’istituzione – la prima di questo genere a sorgere nel Paese iberico – aprirà le sue porte all’inizio del prossimo anno, e avrà sede all’interno di uno storico palazzo nel quartiere Carmen della città spagnola. Realizzato in collaborazione con l’Università di Valencia, il centro godrà del supporto attivo di figure di rilievo del settore come Álvaro Pons, esperto e direttore della prima Cattedra di fumetti in Spagna.
Diverse le attività previste negli spazi dell’edificio, attualmente in fase di restauro. I progetti del centro saranno prevalentemente mirati allo studio della storia e degli sviluppi di quest’arte, con eventi a carattere divulgativo indoor, partnership per la realizzazione di mostre esterne, collaborazione internazionali (su tutte quella con la città francese di Angoulême, “mecca” per gli amanti del genere grazie al suo celebre festival) e una grande biblioteca. Già annunciato che a disposizione degli appassionati ci saranno oltre 3mila albi, giunti in sede grazie a una donazione privata.
Nonostante possa sembra ardita, la scelta di dare vita a un centro per lo studio dedicato alle “nuvolette” nella città portuale spagnola non deve stupire. La decisione appare anzi assai coerente, sia per la forte attività divulgativa svolta dalla città in passato – grazie all’azione di case editrici locali storiche come Valenciana e Maga –, sia per la presenza di un folto numero di autori appartenenti alla cosiddetta “scuola di fumetto valenciana” – su tutti Micharmut, Daniel Torres, Miguel Calatayud e Mique Beltrán.
[Immagine in apertura: Valencia. Photo by travelnow.or.crylater on Unsplash]